Tu sei qui: Lettere alla redazioneGalleria Maiori-Minori: l'intervento di Paolo Russo in risposta a Donato Bella
Inserito da (redazionelda), venerdì 14 agosto 2020 09:14:12
Non si placano le polemiche sul tunnel di collegamento Maiori-Minori, il cui progetto da 19 milioni di euro ha incassato il placet della Regione Campania che ha approvato la variante al PUT per la sua realizzazione.
In attesa degli ultimi due step burocratici (la Conferenza dei Servizi e i pareri della Soprintendenza) prosegue il dibattito pubblico che vede in larga maggioranza il sostegno convinto del "no" all'opera, ritenuta "inutile" e "dannosa". Nei giorni scorsi è stata ufficializzata la nascita di un Comitato di matrice ambientalista "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" e una raccolta di firme è stata avviata per impedirne la realizzazione.
Da queste pagine il giornalista Donato Bella ha espesso il proprio dissenso motivandolo. Ne è conseguita risosta di Paolo Russo, consigliere comunale di Minori, che pubblichiamo integralmente di seguito per la nostra rubrica "Letere al Vescovado".
Caro Donato, prendo atto con stupore che rientri anche tu nell'ampia e comoda schiera degli "ambientalisti a prescindere", di quelli, cioè, che negando qualsiasi modifica all'esistente credono (sperano?) di salvare il mondo dal disastro. Certo, chiedere al bimbo "Vuoi bene a papà e mamma?" garantisce risposta sicura, così come "Vuoi bene alla natura? Se i cattivi vogliono sfregiare il panorama, tu non sarai mica favorevole, vero?": messa così il consenso è assicurato, ed è su questo tipo di consenso (semplice, scontato, istintuale) che molti stanno facendo politica fingendo di far altro.
Petizioni, comitati, interrogazioni: tutto sicuramente a sincera tutela del pianeta, come no? L'ambiente, si sa, è tema caldo, è di moda, basta dire "natura", "ecologia" e sono tutti d'accordo. E lo sono "a prescindere", senza troppi approfondimenti, senza inutili spiegazioni: "Volete che sia perforata la montagna?", "Non lo vogliamo" è la risposta urlata come un sol uomo, forte di incrollabili certezze.
Eppure entro tali certezze anche per te, caro Donato (che sei persona ragionevole e amministratore assennato), vorrei provare a instillare qualche dubbio.
DUBBIO n.1) La galleria come spot elettorale. Ma scherziamo? Su queste tematiche le elezioni si perdono, altro che spot, chi mira ai voti promette sussidi e regalie, non opere palesemente votate alla contestazione (vedi TAV, TAP, ponte sullo stretto, etc.).
DUBBIO n.2) La galleria non risolve i problemi della viabilità. E' evidente, però li allevia. Le auto perennemente incolonnate al semaforo, come è oggi, non sono né belle né salubri. Per la percorribilità è meglio una strettoia ricurva o un ampio rettilineo? E poi, scusa: ma le maledette automobili è meglio averle sott'occhio o occultate in un tunnel? E i pedoni (parlo della famosa Torricella) è preferibile che passeggino sotto un cielo pulito o tra i fumi di scarico?
DUBBIO n.3) La galleria fa aumentare il traffico. Ma davvero? E perché? Se si ritiene che strade migliori equivalgano a più automobili, allora il problema del traffico è risolto: basta peggiorare le strade. Sono convinto anch'io che sia indispensabile limitare drasticamente la circolazione privata (lo vado predicando da anni, spero me ne darai atto), ma non certo rinunciando ad avere carreggiate decenti. Meno veicoli circolanti: d'accordissimo. Ma non per questo strade indegne e pericolose.
DUBBIO n.4) La galleria è uno spreco, ci sono modi migliori di investire risorse pubbliche. So che ti è chiaro che questa è un'argomentazione fuorviante (infatti tu non la poni): ci saranno altre diecimila possibili forme di intervento ma adesso è solo di questa galleria che stiamo parlando, perché solo questa galleria è finanziata (con buona pace di passeggiate "a sbalzo", o di tunnel dislocati altrove).
DUBBIO n.5) La galleria è uno sfregio all'assetto naturale. Ma in che cosa un'area all'aperto pedonalizzata, a picco sul mare e sottratta all'occupazione delle auto, dovrebbe danneggiare l'ecosistema? E se innescasse un po' di economia, qualche attività commerciale, un po' di lavoro, farebbe davvero tanto schifo?
DUBBIO n.6) La galleria ha unicamente fini speculativi. Ma speculativi per chi? Non ci sono privati coinvolti, è un'iniziativa totalmente pubblica, chi dovrebbe speculare, e come? A meno che, caro Donato, non vada sussurrando anche tu che qualche amministratore si è comprato locali e giardini nella zona coinvolta... (ma so per certo che questo non è da te).
DUBBIO n.7) Con la galleria sparisce il lungomare di Minori. Questa è semplicemente una bugia: il consiglio comunale e il sindaco in prima persona hanno ribadito che non ci sarà assenso all'intervento se nel progetto definitivo non sarà salvaguardato il lungomare.
DUBBIO n.8) Ogni opera pubblica in Italia è un azzardo, si sa come incomincia ma non si sa come e quando finisce. Vero, è successo spesso. Ma allora che facciamo? Rinunciamo a tutto? Abbracciamo la decrescita felice? No grazie, impegniamoci invece a dimostrare di saper fare qualche cosa per bene.
DUBBIO n.9) La galleria non va fatta perché quella montagna è sacra, traforarla lede la devozione religiosa. Qui alzo le mani: nessuno vuole turbare la devozione di nessuno. E però, per decidere di un'opera pubblica andrebbero fatte valutazioni un po' più laiche... O no?
Per concludere, Donato, io sono certo della tua onestà di pensiero, ma proprio per questo ti invito a maggiore riflessione: nessuno è pregiudizialmente favorevole al tunnel, ma che motivo c'è di essere pregiudizialmente ostili? Non potremmo aspettare di valutare l'idea nel suo insieme, invece di rinunciare a priori in nome di un principio indistinto?
>Leggi anche:
Galleria Minori e depuratore Maiori: progetti faraonici inutili e dannosi
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