Tu sei qui: Storia e StorieRudolf Nureyev, trent'anni dopo: il ricordo di Sigismondo Nastri
Inserito da (Admin), giovedì 5 gennaio 2023 20:07:45
di Sigismondo Nastri
Ricorre domani il trentesimo anniversario della morte di Rudolf Nureyev (Irkutsk, 17.3.1938 - Parigi, 6.1.1993).
Scrive Silvia Fabbri (Movie Trainer): «Esistono uomini destinati a vivere in eterno, alcuni per le loro scoperte scientifiche, altri per avere compiuto imprese storiche, altri ancora per le grandi doti artistiche dimostrate nei propri lavori, come numerosi pittori, scultori, poeti, cantanti, registi, scrittori, compositori e musicisti. Beh, Rudolf Nureyev era ‘soltanto' un ballerino, eppure... eppure, nel firmamento degli "Immortali" il suo nome troverà sempre un posto d'onore. Per chi abbia avuto l'immensa fortuna di vedere il danzatore russo volteggiare sul palcoscenico sarà infatti facile intuire il motivo per cui sia diventato un'icona indiscussa del XX secolo, un mito destinato a perdurare nel tempo. Sì, perché stando alle parole di Margot Fonteyn: "Rudy non era un ballerino, era la danza stessa".»
Fui testimone di una sua straordinaria performance come danzatore, poi addirittura come direttore d'orchestra, a Ravello in Villa Rufolo; partecipai a una sua conferenza stampa per conto di un giornale. Ebbi il piacere di visitare la sua splendida residenza sull'isola de li Galli e ne conservo un ricordo bellissimo.
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