Tu sei qui: Storia e Storie“Amalfi, la città del sole”: il documentario RAI del 1964 che celebra la Costiera Amalfitana
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 29 luglio 2025 08:43:32
Un viaggio nel tempo tra storia, leggenda e bellezza senza tempo: è quello che offre il documentario "Amalfi, la città del sole", prodotto dalla RAI nel 1964 e oggi riproposto dal gruppo Cava Storie. Un omaggio straordinario alla Costiera Amalfitana, firmato dal regista e autore Italo De Feo, con il montaggio di Franco Radicchi, le immagini dell'operatore Franco Vitrotti e la colonna sonora curata da Gino Peguri.
Il documentario si apre con una domanda suggestiva: "Chi fondò Amalfi?", a cui segue una risposta incerta ma poetica: "Forse coloni greci, forse cittadini romani rifugiatisi qui per sfuggire alle invasioni barbariche. Di certo, essa nacque per il mare". Da qui parte un racconto immersivo che attraversa i secoli, celebrando il glorioso passato dell'Antica Repubblica Marinara, i suoi commerci con l'Oriente, l'invenzione della bussola, le imprese militari e i tesori d'arte come l'Arsenale, il Duomo di Sant'Andrea, il Chiostro del Paradiso.
Ampio spazio è dedicato anche alla vita quotidiana e alle attività economiche che hanno resistito nel tempo, come la fabbricazione della carta a mano, appresa dagli arabi, o la lavorazione delle ceramiche di Vietri, modellate e dipinte ancora oggi con la stessa perizia artigianale.
Non mancano incursioni nel mito e nella leggenda: si racconta del maremoto del 1345, che inghiottì parte della città, delle torri costiere volute dal viceré Don Pietro di Toledo per difendere la costa dai pirati saraceni, e dell'episodio in cui il corsaro Barbarossa tentò di rapire Giulia Gonzaga, definita da Ludovico Ariosto "la donna più bella d'Italia".
Il racconto si arricchisce con la tragica vicenda della duchessa Giovanna d'Aragona, rinchiusa e fatta morire nella Torre dello Ziro per aver amato un uomo di rango inferiore, e con la scoperta fortuita della Villa Romana di Minori, venuta alla luce durante dei lavori in una casa privata.
A completare il ritratto della Costiera, il documentario mostra il Monastero di Conca dei Marini, dove nacquero le celebri Sfogliatelle Santarosa, e conclude con il tema del turismo, già negli anni Sessanta indicato come motore economico della zona, con 100mila presenze l'anno, di cui due terzi straniere (oggi oltre 2 milioni).
Un documento raro, affascinante e prezioso, che restituisce con immagini d'epoca e una narrazione coinvolgente il profondo legame tra Amalfi e la sua identità marinara, tra memoria storica e bellezza eterna.
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