Tu sei qui: Storia e StorieRicordi amalfitani: le arance di Mariettella
Inserito da (redazionelda), venerdì 14 maggio 2021 09:34:01
di Sigismondo Nastri
Ricordo che ad Amalfi esistevano, insieme ai limoneti, degli splendidi aranceti. Uno, lungo ‘O muro rutto, nella Valle dei Mulini. Quando ero bambino, mio padre lo prese in fitto, per qualche tempo, insieme alla casa, posta alla confluenza tra la salita Resinola e la via per San Lorenzo, di proprietà di un certo Masto Ciccio. Poi quel giardino è scomparso, soffocato dal cemento. C'erano parecchie piante d'arancio anche nella proprietà di Michele De Riso, distrutte quando il terreno, fertilissimo, fu espropriato per costruirci un edificio scolastico: l'Istituto professionale per il commercio, dove io, per uno strano scherzo del destino, ho trascorso l'intera vita d'insegnante. Capitava che una tempesta di vento "scutuliasse" così forte le piante da far cadere a terra una grande quantità di arance.
Mariettella (la signora De Riso, ma noi la chiamavamo così) ce ne regalava ceste e panieri. Ne mangiavo a bizzeffe. Ancora oggi la mia alimentazione non può prescindere, a metà mattinata, da una ricca dissetante spremuta (anche se le arance vendute in negozio o al mercato, e provenienti non so da dove, e forse manipolate geneticamente, e trattate con sostanze chimiche, non hanno il gusto e la fragranza di allora. Ma io cerco di acquistarle sempre fresche, con le foglie).
In Costiera non se ne producono più, dicevo, a parte rade piante che fanno capolino tra le pergole dei limoni. Bisogna oltrepassare il valico di Chiunzi e affacciarsi sul versante dell'Agro Nocerino per ritrovarne coltivazioni più intense. Credo, ma manco sul posto da tantissimo tempo e non ne sono sicuro, che ce ne siano nel podere "Valle dei Mulini" di Gigino Aceto, che ai miei tempi chiamavamo 'O cuotto. I ragazzi di oggi sono schizzinosi: di fronte a una spremuta arricciano il naso, preferiscono bibite esotiche costruite in laboratorio. Peccato.
Eppure, leggo, gli agrumi (vale per le arance, ancor più per i nostri limoni, di cui neppure so fare a meno: e sono fortunato perché l'amica Andreina me ne manda in abbondanza da Tramonti) sono ricchi di vitamina C, hanno azione antisettica, antinfiammatoria, protettiva nei confronti di cuore e arterie. Se sono arrivato, sostanzialmente sano, a ottantasei anni, lo devo anche a questi frutti che ho inserito stabilmente, già da quando avevo i calzoni corti, nella mia alimentazione. Lo faccio tuttora.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 106650104
Streghe, un santo e un liquore a base di noci: cosa li collega? Il 23 giugno, la notte di San Giovanni Battista è una data particolarmente significativa per gli amanti del nocino, segnando l'inizio del rituale di produzione di questo antico liquore. In questa notte speciale, sacro e profano si intrecciano...
La Notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, vigilia della nascita del Battista, è considerata la più breve e carica di suggestioni dell'anno, un ponte tra natura, mistero e fede. Anticamente legata al solstizio d'estate, questa notte mescola riti cristiani e pagani, superstizioni e tradizioni...
È morto a Salerno, sua città natale, Nino Petrone, firma storica del Corriere della Sera e per anni protagonista del giornalismo italiano. Aveva 84 anni. La notizia della sua scomparsa, avvenuta nella giornata di ieri, 17 giugno, ha immediatamente suscitato una valanga di messaggi di cordoglio sui social,...
di Massimiliano D'Uva Novanta primavere, ognuna vissuta con il garbo e l'energia di chi ha saputo fare dell'ospitalità un'arte e della gentilezza una vocazione, senza mai perdere la sua innata leadership, fatta anche di autorevole risolutezza. Virginia Attanasio, figura storica e insostituibile de Il...
800 rose antiche, 1.200 viole, 1.000 piante di ruscus, oltre a ciliegi, viti e meli cotogni messi a dimora nell'area verde della casa del Giardino di Ercole di Pompei, anche detta "casa del profumiere", per la probabile produzione e commercializzazione di profumi che qui avveniva. L'immissione delle...