Storia e StoriePontone e Vietri festeggiano San Giovanni: i riti e le tradizioni che mescolano sacro e profano in Costa d'Amalfi

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Pontone e Vietri festeggiano San Giovanni: i riti e le tradizioni che mescolano sacro e profano in Costa d'Amalfi

La tradizione vuole che stanotte sia scesa a mare, dal cielo, una trave di fuoco (‘a trave ‘e fuoco) per riscaldarne l'acqua

Inserito da (Redazione LdA), venerdì 24 giugno 2022 10:05:01

Accanto alla celebrazione liturgica della Natività di San Giovanni Battista, in ambito rurale, si sono sviluppate manifestazioni ricollegabili a culti agrari e solari di origine pagana, che sono giunte ai giorni nostri e che traggono la loro origine nel fatto che, nel calendario dell'antica Roma, il 24 giugno era il giorno del solstizio d'estate e segnava l'inizio della mietitura.

La tradizione vuole che stanotte sia scesa a mare, dal cielo, una trave di fuoco (‘a trave ‘e fuoco) per riscaldarne l'acqua. Diversi anni fa, i bambini della Costa d'Amalfi attendevano con ansia il giorno di San Giovanni, perché solo allora avrebbero potuto tuffarsi in mare. Una strategia convincente che i genitori utilizzavano per tenere fuori dall'acqua i bambini prima delle più calde giornate estive. Un altra usanza vuole che chi si lava al mattino con l'acqua della notte di San Giovanni godrà di buona salute tutto l'anno.

Ma non solo: nella notte che passa tra 23 al 24 giugno, data che il cristianesimo ha dedicato alla nascita di San Giovanni Battista, sei mesi esatti a distanza di quella di Gesù Cristo, si raccoglievano le noci prima che si coprissero di rugiada. All'operazione erano deputate donne coi piedi scalzi. Quindi, le noci ancora acerbe, tagliate, venivano messe a macerare nell'alcool fino alla notte dei morti, il 31 ottobre, notte dedicata nel paganesimo alla dea romana Pomona, dea dei frutti e dei semi. Il nocino diventa così ricco di simbolismo come nessun'altra bevanda.

E perché le noci si raccoglievano proprio la notte del 23 giugno? Perché si pensava che Salomè e sua madre Erodiade, responsabili della morte del Santo, fossero state trasformate in streghe in seguito alla decapitazione di San Giovanni Battista e vagassero come spiriti immondi a infastidire gli uomini, proprio in quella notte.

A Benevento esiste un grande noce attorno al quale la leggenda vuole che si svolgessero anche le famose danze delle streghe alle quali partecipavano le più famose streghe, quindi anche Erodiade e Salomè. Durante il sabba le streghe raccoglievano erbe per creare pozioni con le quali "incantare" gli uomini: tra queste erbe anche le noci acerbe.

In Costiera Amalfitana San Giovanni, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, si festeggia a Pontone di Scala e a Vietri sul Mare.

(Foto: Mirko Guida)

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