Tu sei qui: Storia e StorieMinori, nascita e sviluppo del gioco del calcio
Inserito da (redazioneip), venerdì 9 marzo 2018 17:51:48
Lo sport più seguito e praticato da adulti e ragazzi in Italia è il calcio, che riceve anche la maggiore attenzione da parte della televisione e dei giornali. La spiegazione di questo successo risiede in molteplici fattori: è facilmente praticabile (basta un pallone e due oggetti che costituiscano i pali della porta) ed economico (motivo per cui si è diffuso facilmente anche in quelle aree meno agiate).
Nel libro "Minori Rheginna Minor - Storia, arte e culture", a cura di Gerardo Sangermano, Luigi Di Lieto ci racconta le origini dello sport più amato dagli italiani a Minori, dai primi anni venti fino ai trenta. «Il calcio fu introdotto negli anni venti dal marchese Nicola Zizzi che fondò l'Unione Sportiva, associazione che svolgeva anche l'attività teatrale. Intorno al '30 nacque la Fiorente, associazione giovanile sportiva in concorrenza con l'Unione».
Come e dove si giocava? «Si giocava sul basolato di piazza California quando non c'era la fontana e, quando essa vi fu trasferita, girandole intorno. Giocavano i ragazzi in ogni angolo usando palle di pezza dalla forma approssimativamente sferica. Anche quelli che calzavano scarpe giovavano a piedi nudi per non rovinarle. La squadra di calcio s'incontrava con quelle dei paesi vicini. Con quella di Maiori è meglio dire "si scontrava" poiché quasi sempre le partite finivano in rissa».
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