Tu sei qui: Storia e StorieMaiori: Mast'Andrea Vastarelli nei ricordi di Giancarlo Barela
Inserito da (Admin), martedì 7 maggio 2024 20:23:48
Un ricordo appassionato e commosso, quello del dott. Giancarlo Barela, farmacista di Maiori, per Mast'Andrea Vastarelli, storico meccanico scomparso lo scorso 23 aprile. Celebre per la sua maestria nei motori e per le storie avvincenti di mare e di marina militare, la sua officina era un punto di riferimento per appassionati e curiosi e rimane impressa nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di apprendere dai suoi insegnamenti.
di Giancarlo Barela
Ci sono delle persone che ti cambiano la vita, che ti insegnano tante cose, che ti vogliono bene e ti rispettano a prescindere, che ogni volta che le incontri o pensi a loro ti evocano ricordi felici e che quando ti lasciano per sempre, continueranno a vivere con te ed accompagnarti per il tempo che ti resta da vivere. Mast'Andrea è stata per me una di queste rarissime presenze. Il fatto che la sua officina fosse vicinissima alla farmacia di mia madre ha fatto sì che, già da piccolo, mi soffermassi, con mio padre (anche lui grande suo amico ed estimatore) per vederlo all'opera con i suoi amati fuoribordo e ad ascoltare, cercando di capirci qualcosa, i misteri della combustione dei motori a scoppio o della trasmissione lungo l'asse dell'elica. Man mano che diventavo più grande, le mie frequentazioni iniziavano ad essere più "autonome" e le mie quotidiane soste all'officina all' angolo di via Santa Tecla furono quasi un doposcuola. Mast'Andrea, infatti, si prodigava in spiegazioni dettagliatissime su valvole di aspirazione, cilindri, carburatori ed ogni altro dispositivo meccanico, del quale era in grado di descrivere, a memoria, ogni molla o cuscinetto, a seconda del modello, della marca o dell'anno di fabbricazione del motore. Ma questo era "solo" il suo lavoro. La magia iniziava quando iniziavano le descrizioni dei tanti velieri o navi da guerra e di tutte le loro dotazioni, illustrando i modelli che, nel periodo invernale, quando i fuoribordo da riparare erano pochi, si dilettava a costruire ed allestire con minuziosissima e certosina precisione. Poi c'erano i racconti del servizio militare, da sommergibilista... un sogno. Mi spiegava nei dettagli il sistema di immersione, la propulsione dei siluri e, con grande orgoglio, mi raccontava di quanto fossero severi i suoi ufficiali superiori nel pretendere la precisione assoluta nell'esecuzione e nella realizzazione di pezzi meccanici di ricambio, che andavano rigorosamente rifiniti a mano con la lima e le carte abrasive e, quando qualcosa non rispettava gli standard previsti, con un punzone provvedevano a "marchiare" il manufatto, costringendolo a ricominciare da capo. E quanta suggestione nei racconti di scherzi fra amici e di gare di tiro al bersaglio col suo "Diana" ad aria compressa, la passione comune per le radio-trasmittenti e poi.... quando avevo un problema meccanico assolutamente impossibile da risolvere... sapevo a chi rivolgermi. Ricordo con grande piacere una intera giornata passata insieme, quando con Valerio e Maurizio acquistammo una barca d'epoca con motori diesel piuttosto vecchiotti. Partimmo da Maiori alla volta di Pozzuoli per una verifica sul posto. Ritornammo con la barca e, nelle due ore della traversata, riuscì a capire (e farmi capire), dai rumori che provenivano dal vano motori, tutti i pregi e i tanti difetti di quei due pezzi d'antiquariato. Una volta a Maiori, con una magia delle sue, riuscì a smontare, riparare e rimettere in sesto gli scambiatori di calore, lamentandosi solo del fatto che, come sempre gli capitava, l'ultimo perno da avvitare era anche quello più difficile. Siccome, nel mio piccolo questa cosa capitava anche a me, lo sentii ancora più vicino. Mi piace ricordarlo abbronzatissimo, in costume da bagno blu, ultraottantenne, nelle sue interminabili passeggiate in riva al mare, con la sua andatura inconfondibile, con la spalla sinistra leggermente inclinata, segno indelebile della borsa dei ferri del mestiere in cuoio, che portava a tracolla appunto sulla spalla sinistra, in ogni sua uscita di lavoro. La sua voce inconfondibile, il suo ottimismo, la sua generosità.
Con infinita gratitudine ed eterno affetto.
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