Storia e StorieMaiori: chiude dopo 60 anni storico barber shop D'Uva

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Maiori: chiude dopo 60 anni storico barber shop D'Uva

Giovanni e Salvatore hanno voluto salutare Maiori con un manifesto, ringraziando clienti e amici di sempre

Inserito da (Admin), giovedì 19 dicembre 2013 11:26:52

Una bottega storica che si chiude è un pezzo di storia che se ne va, lasciando un vuoto talvolta incolmabile. Hanno voluto salutare il paese in grande stile Giovanni e Salvatore D'Uva, barbieri per 60 anni a Maiori: si sono affidati ad un manifesto in cui si congedano dalla clientela e da tutti quanti con il loro laboratorio aperto ci sono nati e si sono abituati, attraversando la parte alta di Corso Reginna, a vederli intenti nel loro quotidiano lavoro.

«Dopo 60 anni passati, insieme a mio fratello Salvatore, a radere barbe e tagliare chiome è giunto il momento del meritato riposo. Benchè la mano sia ancora affidabile e l'umore brioso, la negativa congiuntura economica e l'insostenibile prelievo fiscale impongono, ahimè, a noi veterani di appendere le forbici al chiodo». Così si apre il manifesto con cui viene data notizia alla cittadinanza dell'addio.
«Sembra ieri, eppure è passata una vita. Da giovani di bottega a titolari di negozio: pare un sogno. Quanta fatica, dedizione, sofferenza ma, al contempo, quanta passione, contentezza, soddisfazione. Sì - continuano i due fratelli - siamo soddisfatti, compiaciuti, gratificati per tutto quello che abbiamo realizzato e concretizzato».
Giovanni e Salvatore hanno voluto poi dire grazie «al Signore Iddio nel quale abbiamo sempre confidato, ed a Santa Maria a Mare e alla Madonna dell'Avvocata alle quali ci siamo incessantemente affidati».
Il comunicato prosegue, poi, con un ringraziamento ai clienti che sa tanto di un testamento professionale da lasciare ai giovani: «La nostra gratitudine e riconoscenza va, nondimeno, a tutti i nostri affezionati clienti della Costiera Amalfitana ed ancora a quanti nel bene e nel male ci hanno stimati e apprezzati, tanto sia sul piano lavorativo che su quello umano e personale: tali prerogative, ad oggi, costituiscono l'insegnamento e l'eredità morale che affidiamo ai nostri discendenti».
«Quantunque non immuni da miserie e debolezze umane - conclude il saluto ai Maioresi - in tutti questi anni passati al n° 138 di Largo Monastero abbiamo tentato di offrire il nostro piccolo contributo in favore di qualcosa di vero e di degno ed, alla fine, a prescindere dai risultati conseguiti, tanto sicuramente rappresenta in sé motivo di orgoglio e di felicità. Grazie!».

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