Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Tu sei qui: Storia e StorieLa saggezza di un Popolo (42)
Scritto da (redazionelda), domenica 7 aprile 2019 19:43:53
Ultimo aggiornamento martedì 19 ottobre 2021 16:03:31
di Antonio Schiavo
"Testa ca nun parla si chiama cucuzza".
Mi hanno fatto omaggio di un quaderno i curatori di uno stand editoriale siciliano a Castel Sant'Elmo di Napoli nel corso del Salone del Libro dove ero stato invitato da Guida Editore che ha pubblicato il mio romanzo "Aghi di Pino".
Sulla copertina di ogni quaderno era riportato un proverbio o una massima della lingua siciliana e la cosa è stata maggiormente gradita perché mi hanno mostrato la loro ultima pubblicazione dedicata proprio alla tradizione dei modi di dire e delle singolarità linguistiche e dialettali di quella splendida regione.
Ci siamo confrontati mettendo in luce il fatto che molte delle Case Editrici presenti alla rassegna presentavano volumi o dizionari dedicati al recupero dell'antica cultura racchiusa nei linguaggi di ogni giorno e dei nostri borghi.
Questo è un altro capitolo di questo mio modesto contributo.
Vo' o cocco munnato e buono:
Vuole tutto e subito senza impegnarsi o fare sacrifici;
E' fenuta ‘a zezzenella:
E' terminato il periodo di vacche grasse, è necessario rimboccarsi le maniche.
Sta chiù arreto d'a cola d'o ciuccio:
E' di una ignoranza abissale. Fa fatica a comprendere anche le cose più semplici;
Statte buono pero ‘e fico:
Non c'è più niente da fare. La cosa è irrimediabilmente perduta, fallita.
‘O guarda mmocca pe' vulio:
Pende dalle sua labbra, E' follemente innamorato/a;
Alave buono a tufiesto:
Avrà amare conseguenze per la sua azione;
Cu' mico spare n'terra:
Non mi faccio abbindolare, convincere da te. Non mi spaventi con le tue minacce.
Cu' mico alaje e craie te ‘nzure:
Da un orecchio mi entra e dall'altro mi esce. Si dice di chi è indolente, indifferente ad ogni richiesta o pressione.
Tirà o carro p'a scesa:
Non fare alcuno sforzo. Millantare un impegno gravoso quando invece lo stesso non ha comportato grossa fatica.
E' fenuta a cola ‘e sorece:
Si dice di un racconto o di una vicenda la cui conclusione lascia adito a molti dubbi o lascia delusi perché non si è risolto nulla o tutto è rimasto estremamente vago.
E' pigliato ‘a pasta d'e surece:
Si è lasciato condizionare. Ha assorbito uno stile di vita non conforme a quello delle sue origini e alla sua educazione.
‘ O sapimmo addò dorme ‘o pecoro:
Sappiamo esattamente di che panni veste e quali sono i suoi intendimenti e obiettivi.
Tenca tenca (o tenco tenco):
Piano piano. Con molta calma.
Face ‘o tiro ca tengo:
Di chi si dimostra incoerente, indeciso su tutto.
‘O tene appiso ‘nganne:
E' il suo preferito, lo ama alla follia.
(continua)
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 1002137101
Amalfi è pronta a rituffarsi nelle atmosfere Medievali. E lo farà il prossimo 1° settembre con la rivisitazione di una delle sue più importanti pagine di storia a cui è legata l'attribuzione del titolo di Magister di Civiltà Amalfitana. E così l'Antica Repubblica Marinara tornerà ad essere teatro di...
Nei giorni scorsi, ha preso il via un consistente intervento di pulizia e restauro delle strutture del teatro ellenistico-romano in località Pareti a Nocera Superiore (Sa). Le attività in corso, oggetto di finanziamento della programmazione ordinaria della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, prevedono...
Piccoli ambienti arredati rinvenuti attorno al sontuoso larario con raffigurato un "giardino incantato", già scavato nel 2018 nel corso di interventi di manutenzione dei fronti di scavo. La vita immobile di Pompei che riaffiora alla luce: ultimi istanti di vita fotografati negli arredi sconquassati dall'eruzione...
di Antonio Schiavo Se Carlo Collodi avesse conosciuto l'emporio di Mario Conte, ci avrebbe ambientato il paese dei balocchi. I tanti Lucignolo e Pinocchio (e non solo) almeno degli ultimi sessant'anni ci hanno trovato di tutto: bastava chiedere e, come d'incanto, tutto appariva. Mi sono sempre domandato...
"Ravello celebra oggi il decennale della scomparsa di Gore Vidal, intellettuale di statura internazionale, che amò profondamente questa città, ampiamente ricambiato da tutta la nostra comunità. Villa Rondinaia, bianca e maestosa, abbarbicata sulle rocce, fu meta di scrittori, artisti, musicisti, politici...
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari.
La pubblicità ci permette di offrirti ogni giorno un servizio di qualità.
Per supportarci disattiva l'AdBlock che stai utilizzando.