Tu sei qui: Storia e StorieLa devastante alluvione del 1924 e la storia dell'unica vittima di Maiori: la piccola Rosa Amato
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 29 marzo 2024 16:24:53
In ricordo del tragico evento che cento anni fa colpì la Costiera Amalfitana, in particolar modo Vettica di Amalfi, il gruppo Cava storie ha pubblicato una raccolta di immagini estratte dai giornali dell'epoca, accompagnata da una storia straziante avvenuta a Maiori.
Tra i numerosi episodi collegati alle vittime e ai superstiti, particolarmente toccante la vicenda di Rosa Amato, una bambina di 6 anni, residente nella frazione S. Pietro di Maiori, in Via Castello.
La notizia, venne pubblicata dal giornale "Il Piccolo" di Trieste, edizione 28 marzo 1924, riportando, erroneamente, il cognome in "D'Amato" e l'età di otto anni (la correzione è avvenuta spulciando gli atti di morte del comune maiorese; pagina 7, n. 25). Per completare l'informazione, anche "La Stampa" di Torino, edizione 29 marzo, citò una sola vittima a "San Pietro di Majori").
Riportiamo quasi per intero la cronaca:
"...rimasta bloccata dalle frane abbattutesi sulla casetta paterna. Il padre e la madre si trovavano fuori per le quotidiane fatiche e il nonno Giuseppe, di 60 anni si era da poco allontanato, allorché la frana ha ostruito la via bloccando l'umile casolare ove era la bambina. Noncurante di sé, vincendo la stanchezza dei 60 anni, mortificato dal pensiero della sua nipotina in pericolo, il vecchio è riuscito ad aprirsi un varco attraverso le macerie, sfidando il rischio di rimanere sepolto sotto le mura crollanti, ed ha tentato, centuplicando gli sforzi, di penetrare nella casa in rovina. Ma i suoi tentativi sono riusciti vani. Nonostante fosse ferito e trascinato nel varco apertosi tra le macerie, quando giunse al termine del suo calvario si trovò dinanzi ad una terrificante realtà: la nipotina era morta e il vecchio si è gettato su quel cadaverino senza più lacrimare. Alcuni soldati ed altri generosi abitanti votati all'opera di soccorso hanno tratto da suo strazio e gli hanno prestato i necessari soccorsi".
Immagini tragiche di un secolo fa, che dimostrano la fragilità della Costiera Amalfitana e la dannosità della mano dell'uomo.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 106356106
da un post di Sigismondo Nastri La notte tra l'1 e il 2 dicembre 1875 è impressa nella memoria storica di Amalfi come una delle più tragiche della sua storia. Una violenta alluvione travolse la Valle dei Mulini, cuore pulsante della produzione cartaria locale e luogo di straordinaria bellezza naturale....
A volte, la gentilezza viene ripagata in modi che non si potrebbero mai immaginare. Lo scrittore Nicola Pesce, classe 1984, ha vissuto un'esperienza unica ad Amalfi, frutto di un semplice scambio umano con una donna di nome Paola, proprietaria di un piccolo negozio del posto. "Ogni anno, quando passo...
di Vincenzo Milite Diego Armando Maradona, per tutti semplicemente Diego, è stato un giocatore unico sin dall'inizio della sua carriera, grazie alla sua abilità nel dribbling, alla visione di gioco e alla capacità di segnare gol spettacolari, anche se cresciuto in mille difficoltà. Le sue giocate, che...
di Maddalena Di Benedetto "Comme Catarinea e Barbarea, accussì Natalea". È un detto popolare che sta a significare come il tempo è a S. Caterina, così sarà a Natale. Cosa direbbero le nostre nonne se venissero a conoscenza che a S. Caterina si ricordano i femminicidi? Il 25 novembre si tinge di rosso...
I detti popolari hanno un ruolo fondamentale nel tessuto culturale e nella tradizione tramandata oralmente. Uno di questi, che risuona particolarmente in Campania, è il proverbio "Come Catarenea accussì Natalea". Questo antico adagio lega indissolubilmente il tempo atmosferico del 25 novembre, giorno...