Tu sei qui: Storia e StorieL’ultimo giorno di Pompei, nuovo studio: «Non si può escludere la data del 24 agosto 79 d.C. tramandata da Plinio»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 12 dicembre 2024 12:05:38
La data dell'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. è stata per lungo tempo oggetto di dibattito tra gli studiosi. Plinio il Giovane, testimone diretto del disastro, la colloca nel 24 agosto. Tuttavia, negli ultimi decenni, molti ricercatori hanno suggerito che l'eruzione possa essere avvenuta in un periodo successivo dell'anno, mettendo in discussione le testimonianze storiche.
Un recente studio pubblicato sull'E-Journal degli Scavi di Pompei offre nuovi spunti su questa tematica, concludendo che, al momento, non ci sono sufficienti prove per escludere la data del 24 agosto 79 d.C. La ricerca si basa su un progetto di archeologia sperimentale che ha studiato la durabilità delle iscrizioni a carboncino, integrando le scoperte con un aggiornamento sulle fonti letterarie e archeobotaniche.
Gabriel Zuchtriegel, direttore degli scavi di Pompei e uno degli autori dello studio, ha dichiarato: "Non possiamo al momento escludere che l'eruzione sia avvenuta il 24 agosto, come scrisse Plinio, e occorre domandarsi cosa questo potrebbe significare." Zuchtriegel suggerisce che la tradizione letteraria non sia così confusionaria come in passato si è ritenuto e che potrebbe essere stato sopravvalutato il concetto di stabilità climatica e agricola, poiché il clima nel passato è cambiato, seppure a ritmi più lenti.
Il progetto ha anche sollevato riflessioni sul ruolo delle pratiche agricole e dei cambiamenti climatici nel mondo antico, ponendo l'accento sulla biodiversità e sulle varie tradizioni locali che hanno caratterizzato l'agricoltura mediterranea nel corso dei secoli. "Pompei offre un'occasione unica per studiare un ecosistema fortemente condizionato dalla presenza umana già 2000 anni fa", ha aggiunto Zuchtriegel.
Lo studio, quindi, non vuole porsi come punto finale della discussione, ma come un contributo che apre nuove prospettive per continuare ad esplorare la relazione tra clima, agricoltura e la storia antica. La ricerca suggerisce che l'eruzione del Vesuvio potrebbe non solo essere un evento naturale isolato, ma anche un episodio che riflette i cambiamenti in corso in un mondo che stava già vedendo trasformazioni nelle sue pratiche agricole e nell'ambiente naturale.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 109944102
Il 27 giugno 1544, la flotta del temibile corsaro turco Ariadeno Barbarossa, forte di 154 legni tra galeazze, feluche, lancioni e quattro navi da guerra, si presentò al largo di Amalfi, pronta a saccheggiare e devastare anche le città vicine, da Salerno a Positano. Secondo lo storico Filippo Cerasuoli,...
di Sigismondo Nastri Monsignor Ercolano Marini si dimise da arcivescovo di Amalfi nel 1945 e si ritirò a Finalpia, in una casa di riposo per sacerdoti anziani, dove si spense cinque anni dopo. Al suo posto, nella primavera del 1946, la Santa Sede nominò Mons. Luigi Martinelli, che purtroppo morì prima...
Trentasette anni fa, all'alba del 27 giugno 1988, Maiori si svegliò sconvolta da una tragedia che segnò per sempre la sua storia recente: il crollo di un'ala dello storico Palazzo D'Amato, in pieno Corso Reginna, causato da un incendio doloso. Le fiamme, appiccate nel tentativo di truffare un'assicurazione,...
Streghe, un santo e un liquore a base di noci: cosa li collega? Il 23 giugno, la notte di San Giovanni Battista è una data particolarmente significativa per gli amanti del nocino, segnando l'inizio del rituale di produzione di questo antico liquore. In questa notte speciale, sacro e profano si intrecciano...
La Notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, vigilia della nascita del Battista, è considerata la più breve e carica di suggestioni dell'anno, un ponte tra natura, mistero e fede. Anticamente legata al solstizio d'estate, questa notte mescola riti cristiani e pagani, superstizioni e tradizioni...