Tu sei qui: Storia e StorieIl Sangue di San Pantaleone, il dono più prezioso per Ravello
Inserito da (redazionelda), sabato 14 maggio 2016 11:55:30
Oggi la comunità religiosa di Ravello festeggia la traslazione dell'ampolla contenente il sangue del nostro Santo Patrono, più comunemente riconosciuta come "San Pantaleone di maggio".
Questa solennità ecclesiastica, che si celebra nella terza domenica di maggio, vuole ricordare il trasferimento dell'importante reliquia dall'antico altare alla cappella costruita in onore del martire, avvenuta nel 1695 per volere di Monsignor Luigi Capuano.
San Pantaleone, Medico e Martire, esercitava la professione di medico di Nicomedia, e subì il martirio nel 305 sotto le persecuzioni di Diocleziano, a causa della sua profonda fede in Cristo. La leggenda vuole dopo all'atto della decapitazione del martire una pia donna ne raccolse il sangue in un'ampolla, conservandolo, con profonda devozione, in casa propria.
San Pantaleone ancora oggi è venerato nella Chiesa Orientale ed è stato annoverato fra i quattordici santi ausiliatori (invocati dal popolo cristiano nei momenti difficili). La mancanza di documenti, però, non ci consente di stabilire con esattezza come la reliquia sia pervenuta nella nostra Città.
Ma la leggenda vuole che l'ampolla contenete il Sangue di San Pantaleone arrivò a Ravello tra il IX ed XI secolo, quando i Ravellesi, con Amalfitani e Scalesi, tenevano rapporti commerciali straordinariamente intensi con l'Oriente ed in particolare con Costantinopoli. Si suppone che, come altre importanti reliquie arrivate nella Penisola (vedi San Marco per Venezia, Sant'Andrea per Amalfi e San Nicola per Bari), anche il sangue di San Pantalone fosse stato barattato o addirittura saccheggiato a seguito di una guerriglia.
Si tramanda che, di ritorno in Patria, l'imbarcazione battente la gloriosa bandiera dalla croce ottagona, fu sorpresa da una forte tempesta che costrinse i marinai Amalfitani e Ravellesi a rimanere, a lungo, nella rada di Castiglione o Marmorata, attendendo che placasse la tormenta, per poter più facilmente condurre le manovre di ingresso nel porto della capitale amalfitana.
Ma la bufera stentava a placarsi e si pensò che la reliquia volesse ostinatamente rimanere nel territorio di Ravello.
Allora il clero e tutto il popolo Ravellese raggiunsero in fretta la costa e, in solenne processione, recarono l'Ampolla del Sangue del Martire a Ravello, che da quel giorno aveva scelto come Sua Patria di elezione o predilezione, dando segno tangibile della sua presenza attraverso il miracolo della liquefazione. Il processo di mutamento dello stato del plasma pare si verificasse già a Costantinopoli dove è documentato dal 1057.
Ma a Ravello, di questo processo, si apprende solo nel 1577. "Il sangue miracolosamente si scioglie dai primi vespri della festa che si celebra solennemente ogni anno (27 luglio ndr) e rimane così per tutta l'ottava fino al tramonto di alcuni giorni dopo".
Così scriveva il Vescovo Paolo Fusco in una visita pastorale nel settembre di quello stesso anno. La traslazione fu poi decisa nel 1617 da mons. Michele Bonsio e, in occasione del sinodo diocesano del 1695, monsignor Luigi Capuano, patrizio napoletano di origini amalfitane, ordinò che il sangue venisse posto al centro dell'altare della cappella e che fosse celebrata nella terza domenica di maggio la festa della traslazione con rito doppio.
Il sangue, dopo essere stato esposto alla venerazione con le altre reliquie, fu portato in processione per la Città, col suono continuo delle campane, per poi essere riposto nel nuovo reliquiario, costruito appositamente ed ornato.
Il miracolo della liquefazione è avvenuto eccezionalmente anche in occasione della festa della traslazione nel 1718. Nelle ore pomeridiane del 21 maggio 1922 si verificò la liquefazione "a metà" del prezioso sangue, e il popolo colse, in quel segno straordinario, una visibile approvazione data dal patrono, all'arrivo della luce elettrica presso la Basilica, inaugurata proprio in quel giorno.
Questa celebrazione, dunque, ricorderà per sempre che il Sangue di San Pantaleone è il dono più prezioso che Iddio abbia mai potuto prevedere per Ravello.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 105847108
Il 23 agosto 1962, un fresco giovedì d’estate, Amalfi diventava palcoscenico della grande poesia internazionale. Nella storica sala del Salone Morelli si svolgeva la Terza Festa Amalfitana delle Muse Latine, organizzata dalla Città di Amalfi in collaborazione con il Festival de Printemps de la Poésie...
A Vietri sul Mare un gesto di memoria per una delle più grandi tragedie ferroviarie d'Europa. Domenica 23 marzo 2025, alle ore 11.20, la comunità di Dragonea si riunirà sul sagrato della chiesa dei Santi Pietro e Paolo per la cerimonia di benedizione del nuovo pannello ceramico in memoria del disastro...
Roma, 16 marzo 1978. Una mattina di sangue e terrore scuote la Capitale e l'intero Paese. Sono le 8:50 quando, in via Mario Fani, un commando delle Brigate Rosse blocca il convoglio su cui viaggia l'Onorevole Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. L'attacco è rapido, chirurgico, letale. Con...
Il 10 marzo 1506 rappresenta una data fondamentale nella storia di Maiori. In quel giorno, per volontà di Papa Giulio II, la Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria a Mare, fu elevata al rango di Insigne Collegiata. Questo riconoscimento non solo accrebbe il prestigio religioso della cittadina costiera,...
Con le elezioni del 2 giugno 1946 gli italiani (per la prima volta a suffragio universale) furono chiamati a votare per il referendum istituzionale tra Monarchia e Repubblica e, al contempo, per eleggere l'Assemblea Costituente, che si sarebbe riunita in prima seduta il 25 giugno 1946 nel Palazzo di...