Tu sei qui: Storia e StorieIl Carnevale di Minori con Luigi 'a Zella
Inserito da (redazioneip), martedì 13 febbraio 2018 11:38:04
Conosciamo tutti il Carnevale e le sue usanze. Si tratta di una festa nella quale dominano elementi giocosi e fantasiosi (coriandoli, stelle filanti e carri allegorici). In particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante è l'uso del mascheramento. Ma come si festeggiava il Carnevale all'inizio del secolo e, sopratutto, a Minori?
Nel libro "Minori Rheginna Minor - Storia, arte e culture", a cura di Gerardo Sangermano, Luigi Di Lieto racconta la storia del popolano "Luigi 'a Zella" che, con una finta vecchia fra le gambe ch'egli simulava di cavalcare, saltellava per tutto il paese cantando con voce stentorea:
T'hai mangiato 'e scorze e' lupini
e a mme nun me n'e dato,
Santella Mia!
'E soldi ch'amma dà a miereche spiziali
'nce mangiammo io e tu
Santella Mia!
Così facendo attirava l'attenzione dei più giovani che gli sciamavano dietro ripetendo in coro la canzoncina e lanciandogli le bucce dei lupini che divoravano. Un personaggio che ci riporta al mondo contadino e alle tradizioni di un tempo, che in parte si rivivono tra le maschere e i colori del Carnevale attuale.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 108219105
Il 27 giugno 1544, la flotta del temibile corsaro turco Ariadeno Barbarossa, forte di 154 legni tra galeazze, feluche, lancioni e quattro navi da guerra, si presentò al largo di Amalfi, pronta a saccheggiare e devastare anche le città vicine, da Salerno a Positano. Secondo lo storico Filippo Cerasuoli,...
di Sigismondo Nastri Monsignor Ercolano Marini si dimise da arcivescovo di Amalfi nel 1945 e si ritirò a Finalpia, in una casa di riposo per sacerdoti anziani, dove si spense cinque anni dopo. Al suo posto, nella primavera del 1946, la Santa Sede nominò Mons. Luigi Martinelli, che purtroppo morì prima...
Trentasette anni fa, all'alba del 27 giugno 1988, Maiori si svegliò sconvolta da una tragedia che segnò per sempre la sua storia recente: il crollo di un'ala dello storico Palazzo D'Amato, in pieno Corso Reginna, causato da un incendio doloso. Le fiamme, appiccate nel tentativo di truffare un'assicurazione,...
Streghe, un santo e un liquore a base di noci: cosa li collega? Il 23 giugno, la notte di San Giovanni Battista è una data particolarmente significativa per gli amanti del nocino, segnando l'inizio del rituale di produzione di questo antico liquore. In questa notte speciale, sacro e profano si intrecciano...
La Notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, vigilia della nascita del Battista, è considerata la più breve e carica di suggestioni dell'anno, un ponte tra natura, mistero e fede. Anticamente legata al solstizio d'estate, questa notte mescola riti cristiani e pagani, superstizioni e tradizioni...