Tu sei qui: Storia e Storie21 luglio 1895: quell'esposizione speciale del Crocifisso di Scala
Inserito da Salvatore Amato (redazionelda), lunedì 13 settembre 2021 22:35:34
di Salvatore Amato
Nell'estate nel 1895, la principale coltura agricola della Costa d'Amalfi era duramente compromessa da un terribile flagello. I vigneti che disegnavano l'ambiente naturale e antropico erano stati colpiti dalla peronospora, una malattia giudicata più dannosa della filossera, la cui diffusione invasiva era favorita dall'umidità unita ad un certo grado di calore. Si riconosceva per una «efflorescenza bianca sulla pagina inferiore della foglia come fiocchetti di cotone alquanto cristallini. La pagina superiore della foglia è spianata e presenta delle macchie dapprima giallastre, poi rossicce, indi la intera foglia cade».
Per combattere l'avanzata inesorabile della malattia, fin dagli inizi degli anni Ottanta dell'Ottocento, gli entomologi sperimentarono diversi rimedi, sia liquidi che polverulenti a base di acidi e solfati. Ma la diffusione del morbo era ormai inarrestabile, al segno che nel luglio 1895 fu convocata d'urgenza la Commissione Provinciale di viticoltura e di enologia per far voto al Governo di allievare i danni subiti dall'economia del territorio concedendo uno sgravio totale o parziale dell'imposta fondiaria.
La disperazione per la calamità che si era abbattuta sull'economia degli abitati costieri indusse i consiglieri comunali di Scala, Giuseppe Capone e Gabriele D'Amato, in rappresentanza della popolazione e dei paesi confinanti, a chiedere all'arcivescovo di Amalfi, Enrico De Dominicis, di autorizzare una processione penitenziale con il simulacro del Crocifisso «come in altre occasioni si è praticato», che si sarebbe svolta domenica 21 luglio 1895.
Nell'accordare le facoltà richieste, il presule affidava la direzione della celebrazione all'arciprete Salvatore Vuolo e al canonico Francesco Saverio Cappuccio.
Ottenuta l'autorizzazione vescovile, veniva inoltrata istanza al Prefetto di Salerno perché disponesse l'invio di sei carabinieri della Stazione di Ravello, per garantire l'ordine pubblico, prevedendo «grandissimo concorso di gente, anche dai paesi limitrofi, colpiti dalla medesima disgrazia». Negli stessi termini veniva informato anche il Sindaco di Amalfi, per ottenere la disponibilità di due guardie municipale in grande uniforme, motivandola con la presunta filiazione di Amalfi dalla città di Scala «a dire con lo illustre storico Camera».
A pochi giorni dalla celebrazione, il comitato all'uopo nominato chiedeva all'arcivescovo De Dominicis di stabilire il percorso processionale, tenendo conto della «lunghezza e difficoltà delle strade, la ragione canicolare ed il peso straordinario della santa statua».
L'Arcivescovo indicò l'itinerario, prevedendo l'uscita dalla ex - cattedrale scalese in direzione della località San Pietro, per poi arrivare a Minuta e far ritorno per la stessa strada alla chiesa madre.
Il 17 luglio, infine, il sindaco convocava i consiglieri comunali per stabilire come «onorare degnamente la sacra immagine, che, per avite tradizioni, in ogni calamità, pregato di vero cuore, ha mostrato al nostro paese la sua potente misericordia».
Non siamo in grado di conoscere, al momento, l'esito della processione del SS. Crocifisso di Scala del 21 luglio 1895, perché il carteggio rinvenuto si limita alle sole fasi organizzative, e se il tentativo di esorcizzare con l'aiuto divino l'inarrestabile avanzata della peronospora abbia sortito gli effetti sperati.
Il raccolto, per quell'annata del 1895, risentì ancora dei danni subiti dai vigneti nei mesi estivi e la produzione vinicola nel territorio salernitano si attestò tra il 20 e il 25%.
La foto si riferisce a una processione degli inizi del Novecento.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 108558101
Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...
"Non tutti gli amici sono uguali. Alcuni attraversano il tempo con noi, mutando forma ma non sostanza, restando presenti anche quando i ruoli cambiano, le stagioni della vita si susseguono, e il mondo intorno sembra trasformarsi. Vincenzo Palumbo, per Secondo Amalfitano, è stato questo: un punto fermo,...
Il letto di traverso a sbarrare la porta della camera da letto per proteggersi dalla furia del Vesuvio, i resti di alcune vittime e gli oggetti quotidiani, segnali di una vita, poi bruscamente interrotta e che ancora una volta raccontano l'unicità di Pompei e dei suoi ultimi istanti prima della fine....
Un angolo poco conosciuto di storia e spiritualità torna a essere fruibile al pubblico nel cuore del centro storico di Salerno: si tratta della Chiesa di Sant'Andrea de Lavina, situata in Vicolo Porta Rateprandi 11, ora aperta gratuitamente ogni sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 grazie al presidio...
"Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta." È con questo pensiero che la famiglia e la comunità di Minori si preparano a ricordare il Ragionier Antonio D’Auria, ad un anno dalla sua scomparsa. Venerdì 2 maggio 2025, alle ore 19.00, nella Basilica di Santa Trofimena sarà celebrata una Santa Messa...