SportUn muro messicano a difendere i granata

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Un muro messicano a difendere i granata

Da gennaio una garanzia per la difesa della Salernitana

Inserito da (Admin), lunedì 10 aprile 2023 15:27:41

di Vincenzo Milite

Guillermo Ochoa detto "Memo" giunge a Salerno, quasi in incognito, il 2 gennaio per sostituire l'infortunato Luigi Sepe.

Il 37enne messicano esordisce il 4 gennaio 2023 in Salernitana-Milan finita 1-2 per i campioni d'Italia. In questa partita Memo dà spettacolo parando di tutto e di più e grazie alle sue miracolose parate tiene in bilico il risultato fino alla fine.

Subito scoppia l'amore tra Ochoa e i tifosi della Salernitana, il portierone Messicano al suo debutto ha già conquistato Salerno. Nelle successive partite Memo continua a sfoggiare la sua grandissima classe, non solo in campo ma anche negli spogliatoi, diventando in poco tempo il leader dei compagni.

In campo infatti è lui che dirige la difesa dando sicurezza a tutta la squadra. A Salerno in pochi mesi scoppia la "Memomania", gruppi di ragazzi con parrucche e magliette col viso di Ochoa che girano per la città, nei negozi si vendono le parrucche del campione, nascono dolci e uova di cioccolato dedicati a lui. Insomma Ochoa ha conquistato un'intera città come mai prima era successo.

Il portiere messicano nasce il 13 luglio 1985 a Guadalajara,i suoi genitori sono Natalia Magaña Orozca e Guillermo Ochoa Sánchez.

Memo ha anche una sorella, Ana Laura Ochoa Magaña, appassionata di tennis. La famiglia di Ochoa è una normale famiglia di lavoratori, i genitori gestiscono una panetteria, dove da bambino dava una mano anche Memo. Il piccolo Ochoa aveva una passione per il calcio e in particolare il ruolo di portiere, ed è cresciuto guardando i video del suo idolo Peter Schmeichel, leggenda del Manchester United. Il giovane Ochoa si è diplomato alla scuola calcio del club con sede a Città del Messico dove giocava sin da ragazzino.

Nella prima stagione da professionista, Guillermo Ochoa ha iniziato a collezionare trofei. Ha aiutato l'América a vincere la Primera División messicana (Clausura 2005) e il Campeón de Campeones (2005). Nella stagione successiva, la sua squadra vinse la Concaf Champions Cup. Nel 2006 viene convocato dalla nazionale per i campionati del mondo. Nel 2009, il giovane, che aveva appena festeggiato il trofeo dell'InterLiga, si era guadagnato il favore di diventare il portiere numero uno del suo Paese.

E nelle partite di qualificazione alla coppa del mondo del 2010 il numero uno del Messico è Ochoa.

Nelle squadre di club, Ochoa approda in Francia nell'Ajaccio, dove conquista tutti con il suo indiscusso valore e viene eletto il migliore giocatore del club. Ai mondiali dei 2014 Ochoa viene eletto uno dei migliori portieri del torneo.

Così approda allo Standard Liegi, dove conquista la coppa di lega. Nella coppa del mondo del 2018 Ochoa conquista tutti con le sue eccezionali parate, tanto che si parla di una leggenda, ovvero che Ochoa è così forte e le parate così eccezionali perché ha sei dita. La carriera del fuoriclasse messicano si svolge quasi esclusivamente in Messico, infatti Ochoa sposato con tre figli ama stare il più possibile con la sua famiglia. Il suo trasferimento a Salerno dopo un blitz del direttore sportivo della Salernitana, De Sanctis, lascia tutti increduli. Ochoa si trasferisce a Salerno e nonostante il grande sacrificio della lontananza della sua famiglia, incanta tutti e diventa in poco tempo uno dei migliori portieri della serie A e il punto di forza della Salernitana, nonché l'incubo degli attaccanti delle squadre avversarie che per fare goal devono sudare le fatidiche sette camicie.

La Salernitana e Salerno si coccolano il proprio idolo con la speranza di conquistare la salvezza al più presto possibile e programmare il futuro con il grande fuoriclasse come punto di forza. Ochoa incanta tutti per l'estrema naturalezza delle sue prodezze ed il grande animo con cui da' forza ai compagni, in campo e fuori, ma soprattutto la bellezza del suo sorriso con cui ricambia tutti i tifosi che lo amano.

 

Foto: Serie A TIM

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