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Tu sei qui: SezioniSanitàDirettore generale Ruggi: «Passaggio Costa d'Amalfi ad Asl non impatta con organizzazione reti tempo-dipendenti»
Scritto da Emiliano Amato (redazione), sabato 21 novembre 2020 17:52:35
Ultimo aggiornamento sabato 21 novembre 2020 22:44:39
di Emiliano Amato
Il passaggio del Presidio ospedaliero Costa d'Amalfi dall'Azienda Ospedaliera e Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona all'Asl Salerno non impatta in alcun modo con l'organizzazione delle reti tempo-dipendenti.
A confermarlo è il direttore generale dell'AOU "Ruggi", Vincenzo D'Amato, in una nota trasmessa ieri sera al delegato alla Sanità della Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi, Andrea Reale, e per conoscenza al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e al direttore generale Tutela della Salute e Coordinamento SS, l'avvocato Antonio Postiglione.
Ma cosa sono le "reti tempo dipendenti"? Nella definizione tecnica le reti "tempo-dipendenti" servono ad assicurare una presa in carico del paziente che, per gravità e caratteristiche delle patologie, deve avvenire nei tempi giusti e nel luogo di cura più appropriato.
Per il Costa d'Amalfi le reti sono tre: la rete cardiologica per l'emergenza (IMA), la rete dell'ictus (Stroke Unit) e la rete del trauma.
In buona sostanza D'Amato garantisce che per i codici rossi che richiedono l'ausilio dell'eliambulanza e quindi l'abbattimento dei tempi d'intervento al minimo (infarti, ictus e prolitraumi su tutti) l'organizzazione del Presidio ospedaliero della Costa d'Amalfi resterà invariata.
Tra le perplessità mostrate da più parti all'indomani della pubblicazione della delibera di giunta regionale numero 474 del 3 novembre che annuncia il passaggio del presidio ospedaliero costiero all'Asl, quelle relative ai possibili cambiamenti nell'organizzazione delle reti tempo dipendenti.
«Occorre precisare - scrive D'Amato - che la rete clinica-assistenziale per le patologie tempo dipendenti ha lo scopo di promuovere integrazioni tra componenti ospedaliere e territoriali per l'attuazione della continuità dell'assistenza superando le tradizionali barriere istituzionali e facilitando gli scambi, al fine di assicurare alla popolazione un'assistenza garante del soddisfacimento dei LEA, livellando le disomogeneità. Ciò significa che l'appartenenza di un Presidio ospedaliero ad una o ad un'altra Azienda sanitaria nulla modifica rispetto alla organizzazione delle suddette reti».
Nella nota (che si pubblica di seguito a beneficio della completezza dell'informazione) D'Amato evidenzia come la rete cardiologica per l'emergenza (IMA), la rete dell'ictus (Stroke Unit) e la rete del trauma, siano tutelate da normative ben definite.
La perplessità resta qualora, dopo il passaggio all'Asl, il "Ruggi" "richiamerebbe" i propri dipendenti vanificando l'ottimo lavoro svolto in questi ultimi anni.
Questo articolo potevamo scriverlo peggio
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