Tu sei qui: Lettere alla redazioneBuon viaggio, cara maestra Vanda
Inserito da (redazionelda), venerdì 12 giugno 2020 12:51:21
Cara maestra Vanda,
A 3 anni entri per la prima volta in un edificio scolastico, ti senti smarrita e sola...stringi forte la mano di tua madre che ti lascia in quella stanza piena di colori e giochi, fra bimbi che urlano o piangono, è tutto troppo grande, rumoroso e tu vorresti tornare a casa. Lo stesso successe a me tanti anni fa, ma fra tutte quelle maestre pronte a consolarmi, c'era anche lei. Probabilmente mi porse la mano, mentre con l'altra mi asciugava le lacrime ed io mi tranquillizzai...credo dovette andare proprio così, non ho un ricordo nitido, ma provo ad immaginarlo. A scuola s'imparano tante cose e come tutte, anche a me avrà insegnato a colorare, a disegnare, ma una cosa però l'ho imparata da sola, a volerle bene, per quello non c'erano lezioni, veniva semplice, spontaneo. Chiunque incrociava la sua vita, ne restava legato per sempre e probabilmente nessuno ne ricorda un evento particolare, perché lei è stata un essere meraviglioso ed amarla restava la cosa più facile ed anche la più ovvia. Quando da adulte, sua figlia ed io, passeggiando, incrociavamo qualcuno che cercava di capire chi fossimo, Simona esordiva sempre con: "sono la figlia della maestra Vanda! Guardi siamo uguali" e c'era così tanto orgoglio e fierezza in quelle parole. È stata il suo faro nella notte, la sua mentore, una guida... E poi si ricorda? Mi raccontava sempre quello strano modo che avevo di parlare da piccola...aspetti, com'è che dicevo? Ah sì, "devo quaquarmi le mani." Sono sicura che di ogni singolo bambino, passato nella sua vita, ne custodiva gelosamente un ricordo o una caratteristica. Quanto è stato bello conoscerla e viverla anche nei nostri incontri casuali al lungomare, l'ultimo solo pochi mesi fa, eravamo alle giostrine, lei con i suoi nipotini ed io con mio figlio. Stava già lottando con questo male terribile, sorridente come sempre ed io ingenuamente m'illudevo guardandola, che la battaglia l'avrebbe vinta lei. Ricordo ancora le sue parole: "i figli dovete goderveli, non abbiate fretta". "Eh lo so, ma quando si è abituati a lavorare, ti pesa un po' rinunciarci" avevo risposto, ma lei: "arriverà il momento in cui potrai riprendere".
Un'ultima lezione sulla vita e sul quel tempo che proprio a lei è stato negato. Grazie per tutto quello che è riuscita a dare senza nemmeno saperlo, per le cose che è riuscita ad insegnarmi, ai sorrisi che mi donava nonostante la vita con lei, non fosse stata proprio generosa. Queste parole gliele dovevo, non è stato semplice racchiuderle in poche righe, ma sta suonando la campanella e credo che gli angeli la stiano aspettando già seduti nei loro banchi, io vado a "quaquarmi" la faccia, le lacrime non sono stata brava neanche ora a trattenerle, ma mi piace pensare che, anche adesso la sua mano, accarezzandomi, me le stia asciugando. Faccia buon viaggio cara maestra Vanda.
Carmela Polverino
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 101932106
Il M.A.C. - Maiori Art Coast è un progetto culturale che punta a trasformare il lungomare di Maiori in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, grazie all’installazione di opere contemporanee che dialogano con il paesaggio costiero. Un’iniziativa meritevole, promossa dall’Amministrazione comunale...
Un tempo era un piccolo angolo di paradiso, incastonato tra il mare e la storia, con la torre saracena a vegliare dall'alto e un'accoglienza semplice e sincera che rendeva quella spiaggia dei maioresi qualcosa di più di un tratto di costa. Oggi, di quello spazio tanto caro ai cittadini di Maiori restano...
Una poesia che affonda le radici nella coscienza e sboccia tra le cime dell’Irpinia, dove il silenzio e le lucciole diventano metafora di un’intera generazione. Con "Lucciole e libertà", Claudio Rispoli (in arte Klaus di Amalfi) firma una riflessione poetica e civile che racconta, con parole salate e...
In un tempo in cui la società sembra aver smarrito i suoi riferimenti essenziali, il contributo di Claudio Rispoli si inserisce come una riflessione lucida e coraggiosa sul malessere morale e civile che attraversa le giovani generazioni. Prendendo spunto dallo sfogo del giornalista Sigismondo Nastri,...
Di Gino Amato Leggo con dispiacere, con una punta di rassegnazione e una buona dose di indignazione, la storia del ragazzo sullo scooter travolto da una Panda mentre era fermo al semaforo in via Torricella di Maiori. Destino beffardo, il caso ha voluto che un episodio simile capitasse anche a me due...