Ultimo aggiornamento 31 minuti fa S. Ulderico vescovo

Date rapide

Oggi: 4 luglio

Ieri: 3 luglio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

Hotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad AmalfiPasticceria Gambardella a Minori, il gusto della tradizione in Costiera AmalfitanaSal De Riso Costa d'Amalfi, acquista i dolci del maestro pasticcere più amato d'Italia sul sito ufficiale Sal De Riso ShopHotel Covo dei Saraceni Positano, Albergo 5 Stelle in Costiera Amalfitana, affacciato sul meraviglioso fronte mare della città verticaleCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: Racconti d'aMareLe donne “dei” naviganti, donne da aMare

Hotel Luna Convento Amalfi Provoloncino Amalfitano, con scorzette di Limone Costa d'Amalfi IGP firmato "la Tramontina"Frai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indolorePietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

Racconti d'aMare

Amalfi, Furore, costiera amalfitana, Racconti d'Amare, donne, naviganti

Le donne “dei” naviganti, donne da aMare

Mi trovo in Navigazione nell’Oceano Pacifico, a Nord Est delle Isole Hawaii, con destinazione Yokohama, Giappone. Al calare della notte, mi piace osservare le stelle, che sono le stesse anche in Italia: ne fisso una e penso a mia figlia: "Auguri di Buon Compleanno da papà, cara Vivienne"

Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 5 novembre 2022 15:02:39

*Di Salvatore Barra

Non potrò mai dimenticare lo sguardo di mia madre quando, con la valigia in mano, partii per la prima volta per un imbarco in Marina Mercantile. Correva l'anno 1981, destinazione Mogadiscio, con volo Alitalia da Roma Fiumicino.

Mia madre non proferì parola, ma in quello sguardo leggevo tristezza, orgoglio, soddisfazione, inquietudine... Il suo viso si solcò di lacrime, grosse e lucenti come perle. Proseguii, senza avere il coraggio di voltarmi, ma con il dolore nel cuore. La stessa cosa mi accade oggi con mia moglie e mia figlia: situazioni ed esperienze analoghe le vivono quotidianamente migliaia di marittimi, al momento di lasciare la famiglia.

Desidero porre all'attenzione dei lettori una categoria di donne particolari, discrete, poco conosciute, instancabili lavoratrici, dal carattere forte e deciso. Eccezionali. Esse sono le donne dei marittimi: chiedo scusa in anticipo per aver utilizzato la preposizione articolata "dei", ma non riesco a trovare altra forma: Madri, Mogli e Figlie ricoprono un ruolo fondamentale e decisivo nella struttura familiare. La moglie in particolare, che, suo malgrado, in assenza del marito navigante si trova a gestire la famiglia da sola, con tutte le responsabilità del caso, le ansie e le preoccupazioni, portando avanti i figli con la sensibile dolcezza della mamma, ma, quando occorre, anche con l'autorità che può avere un papà. La moglie di un navigante cura gli interessi economici, segue eventuali lavori di manutenzione per la casa, insomma, svolge tutti i ruoli possibili, comunemente condivisi da entrambi i coniugi. Indubbiamente affronta realtà più grandi di loro, ma non lo fanno pesare, anzi ostentano calma e trasmettono serenità. A volte mistificando la realtà.

Gerardine, mia moglie, di origine Malgascia, aveva appena 22 anni quando mi raggiunse in Italia, a Furore dove abbiamo vissuto i primi 13 anni di matrimonio accolti splendidamente dalla locale comunità e dalla mia famiglia (di Amalfi). Parlava pochissimo l'italiano e conosceva quasi niente dell'Italia e delle sue tradizioni. Arrivò in Italia animata da buona volontà, decisa a vivere ed a formare una famiglia con me. Una sfida che dovevamo affrontare e superare a tutti i costi. A Furore il vicinato ci accolse con amore e ci fece sentire, fin da subito, come in una famiglia. I vicini, coadiuvati dai miei genitori, dalla mia famiglia e dagli amici di sempre, si prodigarono al massimo e così, in pochissimo tempo, mia moglie si integrò nelle realtà locali di Furore ed Amalfi, imparò a muoversi autonomamente e, soprattutto, fu subito benvoluta da tutti.

Arrivò il momento della partenza. Per lei non fu facile rimanere da sola, straniera, con un figlio di 10 mesi, nato nel frattempo, con tante incognite e preoccupazioni per il futuro. Gerardine dovette soffrire tanto. Una situazione del genere avrebbe messo in crisi qualsiasi persona. Affrontò disagi, fece tanti sacrifici, ma alla fine se la cavò molto bene. Ritornai dopo dieci mesi. A quei tempi non esistevano gli smartphone e le comunicazioni non erano facili come adesso. Riunire nuovamente la famiglia fu una festa di gioia incontenibile, difficile da descrivere. Solo che occorsero tre giorni per (ri)conquistare la fiducia di mio figlio, ormai di venti mesi di età, che, a causa della prolungata assenza, non mi accettava come papà e quindi, quando mi vedeva, scappava o piangeva. Da allora, anno 1995, mediamente rimanevo lontano otto mesi l'anno. Una vita, una bella storia ma con tantissimi sacrifici, fatti soprattutto da mia moglie.

A queste donne, spesso ignorate o non sufficientemente valutate, secondo me andrebbe fatto un monumento.

Un noto psichiatra, originario di Torre del Greco, città di marittimi, conosciuto e stimato anche in Costiera Amalfitana, attento alle problematiche inerenti le condizioni in cui si trovavano a vivere le mogli dei marittimi del posto, "orfane" dei propri mariti, studiò approfonditamente il fenomeno, sotto tutti gli aspetti e le criticità psicologiche. Quindi, pubblicò una tesi di laurea dal titolo emblematico, "Vedove Bianche", riferendosi allo status delle mogli, in assenza dei mariti imbarcati, di fatto "vedove" temporanee. Da considerare che, a quei tempi, i contratti di imbarco duravano fino a 24 mesi.

Un Nostromo di Maiori, tale Vincenzo Zichinolfi, mi confidò che conobbe la sua primogenita la prima volta quando aveva già due anni e mezzo, avendo lasciato la moglie incinta prima di imbarcarsi.

Chi non è madre o moglie di un navigante difficilmente potrebbe capire. Le madri, in particolare, fanno di tutto per assicurarsi la protezione del loro congiunto. Ricordo mia madre, quando stavo per imbarcarmi per la prima volta: le telefonai per salutarla dall'Aeroporto di Roma Fiumicino, da una cabina telefonica, prima di partire per Mogadiscio. Mi disse: "Sei solo?" - risposi: "No, sto con il Cuoco" (tale Filippo Sardella di Monopoli) - "Me lo puoi passare?", rispose mia madre. Quando cedetti la cornetta del telefono al cuoco, mia madre gli chiese di proteggermi ("Stai accort o' figlio mio!"); al momento me ne risentii, poi capii che mia madre aveva paura e desiderava proteggermi con ogni mezzo, spinta dall'istinto materno e dal suo "cuore di mamma". Il nostro affetto non è mai venuto meno, nonostante le mie continue e prolungate assenze. Abbiamo vissuto momenti di grande gioia ad ogni mio ritorno a casa e momenti di tristezza in prossimità di ogni partenza, in particolare durante la preparazione delle valigie, un rituale che a volte si svolgeva senza proferire parola, a causa della tensione che ci assaliva prima di ogni partenza, che ben si leggeva sui nostri volti. Momenti che hanno consolidato ulteriormente e indelebilmente la nostra unione.

Mia madre attualmente vive in una casa di riposo, non è più lucida come un tempo, ma quando riceve visite chiede sempre di me. C'è chi dice: "Tanto ormai siete abituati alla lontananza", niente di più falso, a meno che non vi sia insensibilità.

Nel campo marittimo, le donne sono tenute in grandissima considerazione, basti pensare ai nomi che si danno alle navi. Le navi flotta MSC da carico, a parte qualche rara eccezione, hanno tutte nomi femminili. Negli ambienti marittimi la devozione alla Madonna è grande: Madonna di Porto Salvo, Santa Maria a Mare, Stella Maris...

Mi trovo in Navigazione nell'Oceano Pacifico, a Nord Est delle Isole Hawaii, con destinazione Yokohama, Giappone. Siamo un puntino, circondati dal mare, il cui moto ondoso sembra non finire, provocando un incessante rollio che non ci dà pace. Ho scritto di mia madre e di mia moglie, ma lo spunto di questa breve riflessione, che condivido con piacere con i lettori de "Il Vescovado", l'ho avuto pensando a mia figlia Vivienne, la quale lunedì 7 novembre festeggerà i suoi primi 20 anni: io sarò ancora una volta assente, così come in tanti altri momenti importanti della sua vita. Spesso queste situazioni determinano in me sensi di colpa, con lei e con i suoi fratelli, mi chiedo se sono stato un buon papà. Poi penso che se avessi fatto un lavoro diverso non avrei incontrato Gerardine e loro, probabilmente, non sarebbero mai nati. Meglio così!

I momenti più belli li viviamo quando siamo tutti in famiglia, ma anche quando siamo lontani, o lontanissimi come in questo caso, abbiamo sempre la sensazione che un invisibile filo di amore ci unisce e ci fa stare bene.

Al calare della notte, mi piace osservare le stelle, costellazioni e pianeti, puntini colorati e brillanti che riempiono l'infinita oscurità della volta celeste. Le stesse stelle saranno visibili anche nella notte italiana, a migliaia di chilometri lontananza. Ne fisso una, la rinomino con il nome di una persona a me cara. In questo caso la stella prescelta è per mia figlia, penso: Auguri di Buon Compleanno da papà, cara Vivienne.

Questo testo lo dedico a tutte le Madri, Mogli e Figlie del personale Navigante, imbarcato su Navi Militari e Mercantili.

*Capitano Superiore di Lungo Corso

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

rank: 1032289101

Racconti d'aMare

Giornata Mondiale dei Marittimi, il Capitano Salvatore Barra: «Invisibili ma essenziali. Fiero di essere vostro collega»

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso Il 25 giugno si celebra la Giornata Mondiale dei Marittimi (Day of the Seafarer), istituita nel 2010 dall'International Maritime Organization (IMO) durante una conferenza a Manila, nelle Filippine. Questa giornata nasce con l'intento di riconoscere...

Il Comandante Salvatore Barra si racconta: «Tra onde e sacrifici, la mia famiglia è sempre il porto più sicuro»

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso Una Storia d'Amore in Racconti D'Amare Giugno 2025 - L'incontro con la mia famiglia sulla MSC Celestino Maresca La MSC Celestino Maresca approda nel porto di Gioia Tauro, il più grande terminal container d'Italia. Dopo quattro lunghi mesi trascorsi...

Una chiamata nel buio: il naufragio della Telivka raccontato dal comandante Barra

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso M/N - TELIVKA CRONACA DI UN NAUFRAGIO Giovedì 9 MARZO 2006 ore 00.43. L'allarme automatico di soccorso della stazione radio GMDSS ruppe il silenzio di quella notte buia e burrascosa. Un attimo di angoscia attraversò il mio animo. Mi rivolsi al Secondo...

Un evento a cui non mancare

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso Venerdì 16 maggio, alle ore 10, in occasione delle manifestazioni previste per la Regata delle Repubbliche Marinare, è stato organizzato un convegno, dal titolo: "AMALFI - LA REGATA NELLE REPUBBLICHE MARINARE D'ITALIA E LA PORTUALITÀ NELLA STORIA...

Il tifone Dera e il barometro: la tempesta che cambiò la navigazione nel racconto del capitano Barra di Amalfi

IL TIFONE (Dera) E IL BAROMETRO (questo sconosciuto) Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso *«Guardando il barometro che continuava a scendere, il capitano MacWhirr pensò: "Sta arrivando del maltempo." Questo è esattamente ciò che pensò». "Dentro di sé Jukes era contento di avere accanto...