Tu sei qui: PoliticaScuola Maiori, polemiche anche sul refettorio: prima montato poi smontato. Intervento delle minoranze
Inserito da (redazionelda), martedì 22 ottobre 2019 09:47:52
A Maiori nuove polemiche sul plesso scolastico di Via Capitolo, struttura in continua evoluzione per l'adattamento ad ospitare tutti gli alunni della scuola dell'obbligo in virtù della chiusura del plesso di Via De Jusola.
A tenere banco in questi giorni è il caso refettorio. Nell'ambito della riorganizzazione strutturale, l'amministrazione Capone aveva immaginato di ricavare l'area mensa dall'ampio atrio esterno alla scuola, mediante una chiusura con pannelli amovibili in alluminio e vetro. Il progetto prevede la posa in opera di una nuova pavimentazione col nuovo ambiente dotato di aria climatizzata.
I lavori erano iniziati lo scorso mese col regime dell'edilizia libera, con le comunicazioni effettuate a Soprintendenza e Vigili del Fuoco. Questi ultimi avevano prescritto variazioni nelle disposizioni delle vie di accesso e di fuga nel riconoscere i requisiti di sicurezza.
Ma nei giorni i lavori di montaggio delle strutture sono state interrotte. Stando a quanto appreso la soprintendenza ne avrebbe addirittura ordinato lo smontaggio. Duro l'intervento delle minoranza unite, Orizzonte e Civitas con Enrico Califano, Maria Teresa Laudano, Lucia Mammato e Valentino Fiorillo, a cui si aggiungono i consiglieri del gruppo "Idea Comune", Marco Cestaro e Raffaele Cipresso, che riportiamo integralmente di seguito:
«"Chi fraveca e sfraveca nun perde maje tiempo", dicono i vecchi saggi. Il problema è "chi" fraveca echi paga in termini economici ma, soprattutto, di sicurezza e legalità. Il Comune di Maiori, nell'ormai chiaramente disastrosa idea di accorpamento delle scuole, aveva pensato di piazzare la mensa nell'atrio aperto davanti l'entrata dell'edificio, occludendo parte dell'ingresso dell'auditorium. Non entriamo nel merito della scelta, già ampiamente discussa, ma nelle modalità di esecuzione. Nella mattinata del giorno 25 settembre, la ditta incaricata ha cominciato i lavori di montaggio della struttura. Nel pieno delle lezioni, rumore e polvere hanno reso impossibile le lezioni, provocando reazioni allergiche in alcuni bambini. Immediatamente abbiamo preteso che i lavori fossero svolti di pomeriggio e, contestualmente, abbiamo chiesto se ci fossero le autorizzazioni degli enti preposti (Soprintendenza, Ente Parco, ecc.). Ebbene, il responsabile del settore, architetto Di Martino, ci dichiarava candidamente che queste autorizzazioni non erano ancora giunte ma ci assicurava che sarebbero arrivate il giorno seguente e, comunque, entro il fine settimana. Le autorizzazioni non sono arrivate né in quel fine settimana né nel successivo.
Capìta la solita antifona, abbiamo redatto un esposto inviato agli enti preposti. Immaginiamo cosa sarebbe successo se ad iniziare i lavori fosse stato un comune cittadino: multe, denunce penali, intimazioni di immediato ripristino dello stato dei luoghi, e così via. Invece, ancora una volta, i nostri amministratori pensano di essere al di sopra della legge, come spesso successo in passato e con i risultati che tutti hanno potuto e possono vedere. Intanto, a distanza di settimane, le autorizzazioni annunciate non sono arrivate, anzi, nella giornata di ieri le strutture realizzate sono state smontate. Interrogato sulla questione, l'architetto Di Martino ha dichiarato, con lo stesso candore, che la Soprintendenza avrebbe richiesto "telefonicamente" (deve essere una nuova procedura riservata solo a Maiori!!!) una integrazione documentale e chiesto l'immediato smontaggio. Ancora una volta questa amministrazione intende farsi beffe di opposizione e cittadini; ancora una volta propina bugie ed "omissioni" su un tema delicato come la scuola (basti pensare a quanto detto dal Sindaco nel comizio di inizio dell'anno scolastico). Chiederemo formalmente al Sindaco di chi sono le responsabilità di questa ennesima figuraccia per la nostra Città; chi ha commissionato lavori non autorizzati, chi pagherà e, soprattutto, se intende continuare nel suo scellerato disegno che, ogni giorno di più, mostra crepe sempre più vistose, non solo metaforiche».
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