Tu sei qui: PoliticaRegione Campania, approvata la riforma della legge urbanistica
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 26 aprile 2024 10:28:47
Nella seduta consiliare del 23 aprile è stato approvato il testo di riforma della legge urbanistica della Campania.
Si tratta di una serie di misure di largo impatto sulla legge originaria, improntate alla diminuzione di consumo di suolo, a rafforzare i processi di rigenerazione urbana dei centri abitati della Campania e a semplificare i processi di pianificazione.
Il disegno di legge è stato illustrato in aula dal consigliere regionale Luca Cascone che ha ricordato l'iter svolto in Commissione: da luglio ascoltati 40 soggetti (comprese associazioni e movimenti), analizzati 340 osservazioni e si è discusso su 70 emendamenti presentati dai consiglieri regionali.
«La Giunta regionale ha proposto una radicale modifica sistematica del testo normativo vigente, per garantire il necessario rinnovamento dell'impianto legislativo e, al contempo, consentire ai comuni campani ancora in fase di redazione dei propri strumenti urbanistici una graduale transizione verso il nuovo regime proposto. Semplificazione, valorizzazione e sostenibilità le finalità del nuovo impianto normativo», ha dichiarato.
Tra gli obiettivi dell'attività di pianificazione, le modifiche approvate considerano come prioritario il contrasto al consumo di suolo, che richiama naturalmente anche il tema della mitigazione degli effetti indotti dai cambiamenti climatici. Per questi temi, la Regione prevede l'istituzione di un Osservatorio sul consumo di suolo, sui cambiamenti climatici e sui rischi naturali e artificiali, con compiti di monitoraggio, elaborazione di proposte e rilevazione delle buone pratiche adottate dai Comuni in attuazione della legge.
Significative novità vanno nella direzione della semplificazione dell'attuale sistema pianificatorio, puntando a conseguire il risultato di dotare, in tempi rapidi, tutti i comuni della Campania di un proprio strumento urbanistico generale, il piano strutturale, per governare i processi di recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione nell'ambito del territorio urbanizzato, disincentivando il consumo di nuovo suolo naturale e produttivo. Il piano urbanistico comunale sarà articolato obbligatoriamente solo nel piano strutturale urbanistico (PSU) e nel regolamento urbanistico edilizio con valore di norma tecnica di attuazione.
Le modifiche hanno comportato anche in alcuni casi la riscrittura e l'integrazione degli obiettivi e dei contenuti del Piano Territoriale Regionale e dei Piani di area vasta di livello provinciale e metropolitano. Inoltre, al fine di meglio raccordare le previsioni della pianificazione paesaggistica, territoriale e urbanistica con la programmazione delle risorse economiche e finanziarie è stato istituito un nuovo strumento, il Programma Integrato di Valorizzazione (PIV) per lo sviluppo del territorio.
Con le modifiche e le integrazioni alla legge regionale 16/2004, sono state ridefinite anche le dotazioni territoriali della pianificazione urbanistica. Infatti, sia al livello di Piano Strutturale Urbanistico (PSU) che al livello di Programma Operativo (PO), al fine di garantire la sostenibilità urbanistica, devono essere individuate le dotazioni territoriali urbanistiche, pubbliche e di interesse pubblico, in termini di aree e singole attrezzature. Le dotazioni territoriali urbanistiche sono i servizi ecosistemici, le infrastrutture verdi, le attrezzature per lo sport e per l'istruzione, i parcheggi, i servizi rispondenti a funzioni collettive e di interesse comune, tra cui studentati, residenze assistenziali per anziani e sanitarie, spazi sociali e culturali.
«A vent'anni di distanza dalla approvazione della legge regionale in materia di Governo del Territorio (n. 16/2004), e da ben 17 modifiche puntuali che si sono succedute nel frattempo - dichiara l'Assessore all'Urbanistica, BrunoDiscepolo - era necessario intervenire per dotare la Campania di un moderno quadro di riferimento normativo, al passo con i tempi e con le mutate esigenze della società, delle città e dei territori. Si chiude così un lungo processo di elaborazione partito già nella scorsa legislatura e che ha visto le prime e sostanziali innovazioni con la legge 13 approvata nell'agosto del 2022. Nello scorso giugno la Giunta regionale ha proposto un testo di riforma complessivo della legge 16/2004, che ha conosciuto in questi mesi un ampio lavoro di condivisione con il mondo accademico, le associazioni ambientaliste, i sindacati, gli imprenditori, e che ha visto la presentazione di oltre 400 emendamenti a quel testo. Consegniamo ai cittadini campani, una delle leggi più moderne attualmente in Italia, riguardanti il complessivo tema del governo del territorio».
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