Tu sei qui: PoliticaFiordo di Furore: la replica del sindaco Milo alle dichiarazioni di Ferraioli
Inserito da (Admin), sabato 16 dicembre 2023 20:02:15
Riceviamo e pubblichiamo nota giunta alla nostra redazione a firma del sindaco di Furore, Giovanni Milo, che replica alle dichiarazioni di Andrea Ferraioli, presidente del distretto turistico Costa d'Amalfi che, attraverso un comunicato stampa, denunciava l'imbrattamento di un muro esterno di un tipico monazzeno del Fiordo di Furore. Il comunicato, nello specifico, è stato riportato nell'articolo "Furore, sfregiato il grappolo di case con la villa di Anna Magnani al Fiordo".
«Il Fiordo sarebbe passato "da simbolo della cultura e patrimonio dell'umanità UNESCO a luogo di decadenza e noncuranza". Rammentiamo, che quando siamo arrivati alla guida di questo meraviglioso Comune, il Fiordo era solo luogo di decadenza, abbandonato a sé stesso, con tutti gli immobili presenti in stato di pessima manutenzione e chiuso da anni con ben 4 muri di cemento e mattoni - esordisce il primo cittadino, che continua - Oggi il Fiordo è fruibile nella sua parte iniziale e fino all'inizio della zona interdetta, ai turisti che a migliaia lo frequentano annualmente. Abbiamo ottenuto unitamente al Comune di Conca dei Marini un finanziamento di circa 400.00,00 € per intervenire nella parte iniziale della scogliera.
Sono stati richiesti agli Enti competenti una serie di finanziamenti per la soluzione, finalmente definitiva, delle problematiche idrogeologiche che ancora sono presenti
nella parte del Fiordo ancora chiuso alla disponibilità ed alla fruizione.
Le proprietà immobiliari comunali sono state concesse in gestione al Coordinamento dei distretti turistici della Campania per, tra l'altro, effettuare una progressiva e
puntuale manutenzione degli stessi e per la quale sono stati richiesti i pareri degli enti preposti alla tutela ambientale e a quelli interessati alla gestione dell'arenile.
Infine, ma non infine, nell'ultimo consiglio comunale sono stati variati importi per € 24.000 del bilancio comunale per l'inizio della pulizia del costone lato Furore
nella parte ancora interdetta. Sono altresì stati contattati i proprietari privati per incardinare un rapporto di collaborazione nella riqualificazione dell'intero complesso
immobiliare del Fiordo. Il Fiordo di Furore è stato anche in questi anni la straordinaria location di numerosi spettacoli di musica e di teatro che hanno visto il
gradimento di pubblico e di critica.
Le sembra poco? Il tutto nel quadriennio che ha visto la più grande emergenza sanitaria che l'umanità ricordi e che ha bloccato ogni iniziativa ed ogni intervento se
non quelli strettamente legati allo stato pandemico.
Insomma, abbiamo fatto e stiamo facendo, l'impossibile per restituire il Fiordo di Furore a quello spettacolo naturale e culturale che merita di essere e per il quale
milioni di visitatori ogni giorno (da quando è stato riaperto) lo visitano provenendo da tutto il mondo.
Il monazzeno sul quale è stato disegnato il graffito - conclude Milo - non è un monazzeno di proprietà pubblica. E come probabilmente sa, il pubblico non può intervenire su edifici privati senza il consenso di questi ultimi, che nei nominativi conosciuti sono stati immediatamente contattati ed inviatati a rimuovere il graffito».
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