Tu sei qui: Lettere alla redazioneTerremoto '80 e gli interventi effettuati nel comune di Tramonti
Inserito da (redazionelda), lunedì 7 novembre 2016 21:22:35
Riceviamo e volentieri pubblichiamo nota a firma del sindaco di Tramonti Antonio Giordano atta a ricordare gli interventi post terremoto del 1980 operati nel Comune di Tramonti. Per dovere d'infomazione e possibilità di replica. A futura memoria.
Carissimo Direttore,
Le scrivo per portare alla sua attenzione il contenuto dell'articolo da lei pubblicato mercoledì 2 novembre, riferito al rischio sismico in Costa d'Amalfi.
Come può ben verificare vi sono delle affermazioni riguardanti una località di Tramonti dove si sarebbero verificate alcune situazioni non troppo ortodosse. Dispiace constatare, dopo che lo Stato Italiano ed il Comune di Tramonti hanno profuso energie importanti in occasione del terremoto del 1980 e successivi, che si possa pensare che alcuni cittadini non hanno avuto assistenza nonché opportunità di ricostruirsi una casa. Le posso dire, e lei può facilmente controllare, che fu data assistenza, nell'immediato, a quanti ebbero necessità. Subito furono sistemati in alloggi idonei quanti dovettero abbandonare le proprie case; qualche commerciante fu dotato di struttura idonea per continuare la propria attività; anche per gli animali furono realizzati ricoveri idonei. Molti ebbero immediato accesso a finanziamenti per interventi non molto impegnativi (ordinanza 80 del gennaio 1981 del commissario straordinario - Riattazione fabbricati lievemente danneggiati), realizzando subito le opere necessarie per rendere le loro case abitabili. Per tale fase fu allestito un ufficio apposito per dare risposte immediate ai cittadini. Una squadra di tecnici della Provincia di Treviso, con grande spirito di solidarietà, ci affiancò in quei momenti difficili e operò il censimento e le verifiche di tutte le abitazioni, catalogando gli interventi a farsi, come previsto per legge, in A, B e C. Tali verifiche riguardarono anche gli immobili di proprietà del Comune e i beni ecclesiastici. Come a tutti noto, poi, con i fondi della Legge 219 del 1981 fu avviata una enorme attività di recupero e ricostruzione che interessò la quasi totalità del patrimonio immobiliare privato e pubblico e continuò anche con la realizzazione di importanti infrastrutture, in pratica opere pubbliche. Una enorme mole di progetti di privati cittadini furono presentati al Comune, prontamente esaminati da apposite commissioni e prontamente finanziati. Fu una opportunità che le Amministrazioni hanno saputo gestire nel migliore dei modi, senza precludere a nessuno la possibilità di accedere ai benefici. Negli anni, da questa attività di ricostruzione, possiamo affermare che è cambiato il volto del paese.
Per essere più chiari, furono aggiustati centinaia di fabbricati, alcuni demoliti e ricostruiti; sono state realizzate opere pubbliche utilizzando la quota parte prevista rispetto ai finanziamenti ottenuti. Alcuni cittadini furono alloggiati in strutture prefabbricate dopo aver acquisito aree idonee in alcune frazioni. Tali cittadini hanno goduto dell'uso di tali prefabbricati per molti anni a titolo gratuito e, poi, versando un modesto contributo per la manutenzione. Infine, il Comune, accedendo ad un ulteriore finanziamento statale, ha sistemato alcuni immobili di proprietà comunale e realizzato altri 39 nuovi alloggi.
Tutto questo per dare definitivamente una casa a coloro che erano nei prefabbricati. Oggi alcuni cittadini hanno anche acquistato le unità abitative scelte!!! Può uno Stato essere più vicino ai cittadini di quanto non è stato a Tramonti?
Chi scrive dovrebbe tener presente, almeno in parte, quello che in breve ho rappresentato e che è la realtà. O quanto meno non fondare il proprio scritto su qualche vago ricordo o su quanto riferito da persone non bene informate. Estrapolare, da un contesto così ampio e complesso quale il sisma del 1980, situazioni circoscritte, che pur si son potute verificare, per farne un assunto di carattere generale non mi sembra buona pratica, tanto più che non rende ragione agli sforzi dello Stato e delle amministrazioni comunali di Tramonti. Insomma chi ha vissuto quei tragici eventi ed ha materialmente ed in prima persona vissuto i tempi della ricostruzione non può condividere certe posizioni.
A meno che non si pretenda che l'assistenza riguardi anche la pulizia e la manutenzione domestica quotidiane.
Mi auguro che i cittadini del centro Italia, che purtroppo stanno vivendo questa traumatica e tragica esperienza del terremoto, possano beneficiare oggi, nelle situazioni contingenti attuali, degli stessi aiuti e dei contributi che lo Stato Italiano ha messo in campo, dopo il 1980, per il terremoto dell'Irpinia.
Credo che lei, Sig. Direttore, possa validamente e compiutamente fare una riflessione sul terremoto e su quanto è stato fatto e quanto farà lo Stato Italiano.
Dott. Antonio Giordano
Sindaco di Tramonti
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