Tu sei qui: Lettere alla redazioneMaiori: il vecchio ‘politicume’ prepara le trincee
Inserito da (redazionelda), martedì 10 marzo 2015 14:01:58
di Bonaventura Sorrentino *
Figurativamente li si sta vedendo tutti in fila, piccone, pala e filo spinato, a scavare la trincea al grido "non passeranno i rinnovatori" . Ma, purtroppo per loro, il tempo delle baionette è superato da un secolo, così come i loro sistemi e metodi di fare propaganda politica.
E' chiaro che quando parlo di "rinnovatori" non ne faccio un discorso anagrafico, ma di intesa e condivisione di progetti costruttivi orientati al cambiamento in un'ottica di innovazione adeguata ai tempi ed alle esigenze del nostro paese, da troppo vittima di una un'interpretazione della politica sostanzialmente clientelare e di fazioni...dunque superata e contraddittoria.
Il successo auspicabile di un rinnovamento reale è incompatibile con forme di aggregazione figlie di una logica da "conta delle vacche al mercato", dove tutto ciò che serve sono i numeri e dunque, si da il via al corteggiamento a candidati a consigliere senza alcuna cognizione politica e talvolta con scarsa conoscenza anche della lingua italiana ma...che potrebbe garantire qualche voto in più .
Per quanto ci riguarda contano le idee ed i progetti per una politica di rinnovamento reale ed incisivo per il tessuto sociale ed economico , così come avere le idee chiare su come realizzarli. Ed i voti arriveranno lo stesso, senza rischiare di appesantire il Consiglio comunale di "palle al piede", spesso voltagabbana.
Sinteticamente, i progetti di rinnovamento devono percorrere un doppio binario in sinergia: da un lato, le questioni "aperte" o mal gestite: il porto, il depuratore, il Convento di San Domenico e così via; dall'altro un progetto politico di più ampio respiro, partendo dalle sinergie e dalle aggregazioni territoriali fino alle politiche di finanziamento comunitario o di strumenti operativi innovativi.
Mi viene da sorridere se penso, in un contesto di esigenze di tale livello, con questioni irrisolte da sempre, come molti degli gli stessi politici che hanno gestito in passato per anni le stesse questioni, con medesime presumibili capacità, si ripropongono per l'ennesima volta come salvatori della patria.
Forse è il caso che lascino pale, picconi e filo spinato ed inizino ad uscire dalle trincee con le mani alzate in forma di resa.
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