Tu sei qui: Lettere alla redazioneLo Sport contribuisce a formare i giovani nella nostra società, ingenerosi i commenti contro “Giro Campania in Rosa”
Inserito da (redazionelda), domenica 22 aprile 2018 10:31:50
di Nicola Anastasio*
Portare il "Giro della Campania in Rosa" in Costa d'Amalfi era stata una scommessa. Infatti a fronte della caratura dell'evento e delle protagoniste di livello internazionale, c'erano i tanti timori sollevati dalle moderne criticità locali che si possono riassumere in due punti sostanziali:
1) la inadeguatezza dell'infrastruttura stradale S.S. 163, che oramai da anni da aprile ad ottobre è invasa da un flusso ingestibile di autovetture (autobus turistici e operatori di trasporto privati per lo più) che rendono un pellegrinaggio il tratto di costa che va da Amalfi a Positano;
2) la ritrosia degli operatori turistici locali verso eventi che rallentano l'economia anche se per poche ore, paventando problemi di ordine pubblico che paralizzano gli enti deputati a dare i nulla osta per manifestazioni che necessitano della medesima arteria stradale.
Orbene due sono state le amministrazioni coraggiose che hanno osato profanare il sacro incedere dell'economia turistica amalfitana, le amministrazioni comunali di Amalfi e Ravello, e hanno risposto in maniera positiva alla richiesta dell'organizzatore campano Salvatore Belardo per far sì che il giro della Campania in Rosa 2018 partisse con la cronoscalata Amalfi-Ravello del 20/04/2018.
L'evento è pertanto andato in scena, venerdì pomeriggio, in una giornata quasi estiva, con il carosello di cicliste che si sono ritrovate e presentate al pubblico in Amalfi alle 12.30, e, raggiunte alla spicciolata la partenza di Castiglione, si sono sfidate sui tornanti di Ravello a partire dalle 14. La vittoria è andata alla emiliana Elena Franchi, della Conceria Zabri Fanini, ad una media lunare di 21 km/h, a precedere nell'arco di due minuti le prime 40 della classifica tra cui anche la beniamina di casa e compagna di squadra Maria Benedetta Palumbo. Il fragore del pubblico sulle strade e all'arrivo in Ravello era da brividi, un'emozione unica, proporzionata all'importanza dell'evento.
Ma a prescindere dall'aspetto agonistico, due sono gli aspetti su cui l'evento deve far meditare: il primo positivo riguarda la capacità dimostrata dagli attori locali (la asd Movicoast e la Millenium) e pubblici (le forze dell'ordine presenti, quali la Polizia Stradale, i Carabinieri della compagnia di Amalfi con il capitano Roberto Martina in prima fila, la Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto di Amalfi, le polizia municipali di Amalfi, Atrani, Scala e Ravello, le amministrazioni comunali di Amalfi con l'assessore Francesco De Riso in prima fila e di Ravello, con il consigliere Giovanni Cioffi delegato direttamente per l'evento dal Sindaco e dal Vicesindaco) nel gestire l'evento. L'organizzazione è stata perfetta nel coordinare la gara con la presenza del presidio ospedaliero nei pressi della partenza e ciò va a fregiare di lustro l'evento e deve essere ricordato ad imperitura memoria dagli enti superiori che hanno concesso il nulla osta all'evento, sgombrando una volta per tutte le speculazioni pretestuose nate per eventi pregressi dello stesso tipo.
Il secondo negativo, inerente ai commenti denigratori che si sono succeduti sui social, da parte sia di privati cittadini che di operatori turistici che si sono sentiti lesi dei propri diritti perché per due ore e mezza non hanno potuto fruire liberamente della SR 373 da Castiglione a Ravello, avallati chiaramente da faziose speculazioni politiche che denigravano la bontà dell'evento e le scelte adottate dalle due amministrazioni.
Signori lo Sport, volutamente scritto con la lettera maiuscola, contribuisce a formare i giovani della nostra società e i suoi valori sono talmente profondi e sani, che è veramente frustrante sminuire un evento con finalità sportive per meri interessi economici e/o privatistici. Tutti e dico tutti gli eventi, dagli eventi culturali a quelli sportivi, allorché organizzati con serietà e professionalità, meritano rispetto massimo perché rappresentano uno degli ultimi baluardi sociali della nostra società, uno degli ultimi mezzi per mettere in comunicazione e sinergia le persone, e non ha nessuna rilevanza che gli stessi eventi siano al 90% dei casi dal punto di vista economico a bilancio negativo: la cultura (di cui lo sport è parte) non ha prezzo e deve poter godere degli stessi diritti e benefici di cui gode la collettività giornalmente.
E' pertanto ancora con un sentito grazie ai comuni di Amalfi e Ravello che si chiude un evento di cui gli applausi della gente astante ha pienamente gratificato la bellezza e il successo.
*presidente team ciclistico Movicoast
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