Tu sei qui: Lettere alla redazioneE’ bello ‘o presepio
Inserito da (redazionelda), mercoledì 3 marzo 2021 19:39:30
Riceviamo lettera a firma del sindaco emerito di Furore, Raffaele Ferraioli. E pubblichiamo.
L'Amministrazione Comunale di Furore, capeggiata dal sottoscritto, ha sempre destinato una buona percentuale degli introiti derivanti dall'applicazione della tassa di soggiorno all'organizzazione di eventi, sia di richiamo che di intrattenimento per il settore del turismo. Questa scelta ha prodotto un ritorno d'immagine di grande valore promozionale, grazie a una presenza attiva sul mercato turistico, in continua evoluzione. In questa maniera è stato possibile fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita.
Dati alla mano Furore è uno dei paesi della Costa d'Amalfi con l'appeal più alto, grazie all'impegno svolto nell'attività di marketing e di promozione territoriale che l'amministrazione ha saputo svolgere in questi anni. La capacità di allestire un'offerta di qualità in linea con le aspettative della domanda e di soddisfare le mutevoli esigenze del mercato, orientato a ottenere quella che gli esperti chiamano guest satisfaction sono risultati eccellenti che lasciano ben sperare per il futuro.
Nonostante l'inerzia dimostrata dalla nuova Amministrazione Comunale, ci sono buoni motivi per guardare con cauto ottimismo al futuro. Pandemia permettendo, i problemi più impellenti concernono il dissesto idrogeologico, l'inquinamento ambientale, il degrado paesaggistico, l'inadeguatezza del sistema di mobilità e dei trasporti, l'adeguamento tecnologico.
Problemi di dimensione territoriale che richiedono cospicue risorse finanziarie, i Comuni boccheggiano. I trasferimenti statali sono stati ridotti al lumicino, la capacità impositiva locale è ormai bloccata.
La proposta di accorpamento della tassa di soggiorno, da me formulata qualche anno fa e che - messa da parte la miopia di una visione localistica sempre più diffusa - aprirebbe nuovi scenari di pianificazione, gestione e corretta allocazione delle risorse. Solo così potrebbe essere possibile affrontare e risolvere i grandi problemi che affliggono il territorio e che ormai hanno tutti una dimensione sovracomunale.
Ma stando così le cose e ben conoscendo la riottosità degli amministratori ad abbandonare localismi e campanilismi anacronistici, non resta che sperare nei fondi europei in arrivo. Ma come li spenderemo? Come sempre a pioggia, senza che ci sia una pianificazione razionale che stabilisca la gerarchia degli interventi a farsi. Resta forte il timore che andremo a sprecare le ultime risorse per risolvere i veri, grandi problemi di questo territorio, benedetto da Dio e maledetto dagli uomini. Per dirla con l'arguzia della nonna: "O presepio è bello! So' ‘e pasture ca nun songhe bbuone!".
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