Tu sei qui: Lettere alla redazioneDemocrazia Ring
Inserito da (redazionelda), domenica 25 gennaio 2015 11:00:10
di Matteo Cobalto*
Ho cercato a lungo ed affannosamente il senso pratico della presenza di un Centro Anti Violenza a Minori. Il sindaco e Giovanni finalmente mi hanno aiutato.
In molti si chiedono come si possa arrivare a tanto in sede di Consiglio Comunale. Vulcaniche escalations di rabbia susseguono a frecciate rancorose, istrionico vittimismo a punzecchiature animate da odio incontenibile. Ecco gli ingredienti della democrazia "ring" minorese, nuova sperimentazione politica che si rifà alle dottrine di Rousseau ma anche a Bruce Lee e Mario Merola.
Una mistificazione del dibattito politico si sta attuando nella fortunata Minori. Il piccolo parlamento della cittadina finisce col diventare puntualmente un agone di duellanti con tifoserie al seguito. L'equilibrio di fondo nella partecipazione alla vita amministrativa è eccessivamente alterato da dinamiche emotive di natura personale. Considerando cosa ci sia dietro questo astio, capiamo anche quanto la politica locale è ormai ridotta allo strumento di battaglie di interesse.
Ma un analisi più esauriente forse parte da un ‘altra domanda: come può un Sindaco che ha l'80 per cento dei consensi dalla sua parte volare così basso da insultare le opposizioni? A dire il vero in un precedente Consiglio lo stesso sindaco, infuriato, definì "gentaglia" anche gli ultras avversari che assistevano all'incontro ( tradotto in termini adatti: un Sindaco ha chiamato "gentaglia" persino i suoi concittadini).
Ma come può un sindaco tanto forte in termini elettorali sentire l'esigenza strategica di provocare reazioni attese quanto scontate, per poi accanirsi nel demonizzare i suoi avversari (che già tanto sono solerti a farsi del male da soli)?
La risposta è semplice e meglio individua la radice più profonda del problema: il sindaco di Minori non si sente sindaco come gli altri. Egli è un Reale.
La tendenza monarchica assolutistica si manifesta da sempre con l'intolleranza e l'insofferenza irrazionale verso tutto ciò che osa polemizzare o mettere in discussione l'infallibilità del proprio operato. E se è cosa difficile controllare i nervi , figuriamoci col clima di esasperazione creato dall'opposizione jihadista di "Minori che sale", la quale reclama intransigentemente "trasparenza" (salvo del resto cercare tavoli di trattativa con assessori della maggioranza).
Proprio mentre si consuma questo scenario disarmante in altri centri limitrofi si comincia già a pensare alla stagione turistica. Sarà solo un caso che Minori è sempre dietro a tutto il resto della Costa?
Insomma è verso la degenerazione, a vari livelli ed in varie prospettive, che la anomala politica minorese si va indirizzando. Come sempre, neanche a dirlo, chi ne paga le conseguenze è il cittadino.
*storico rappresentante della Destra giovanile in Costiera Amalfitana
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