Tu sei qui: Lettere alla redazioneAtrani, polemiche su tourist magazine: Amministrazione replica a consigliere Michela Mansi
Inserito da (Admin), martedì 5 agosto 2014 09:22:42
Riceviamo e pubblichiamo replica dell'Amministrazione Comunale di Atrani, guidata dal sindaco Luciano De Rosa Laderchi, alla nota pubblicata ieri dalle pagine del Vescovado a firma del capogruppo di opposizione Michela Mansi che aveva avanzato alcune perplessità sulla nuovainiziativa editoriale di "Costa Divina", il tourist magazine cartaceo diffuso in forma gratuita in tutta la Costiera amalfitanache gode del patrocinio del Comune di Atrani. Di seguito il testo integrale.
La valutazione dalla consigliera Mansi, sicuramente legittima in quanto espressione del diritto alla critica ed alla manifestazione di considerazioni personali che questa amministrazione non ha mai mancato di sostenere e sollecitare, non tiene conto di alcune premesse fondamentali.
Il progetto Costa Divina Tourist Magazine si rivolge ad un target di lettori molto ampio e non si è mai proposto di essere un compendio di storia, cultura e storia dell'arte né della Costiera né di Atrani, a cui pure è dedicato l'inserto centrale della pubblicazione. Toni, linguaggio e fruibilità grafica sono stati quindi studiati per essere immediatamente recepibili e assimilabili da chiunque, con lo scopo di invogliare il turista a visitare luoghi e monumenti senza la pretesa di renderli edotti in maniera accademica circa il patrimonio storico-artistico dei nostri luoghi.
A questa dimenticanza iniziale, involontaria o volutamente pretestuosa, ne è seguita un'altra che offende sia i curatori che i promotori ed i sostenitori della pubblicazione: la guida è stata redatta da storici dell'arte e giornalisti e si pregia degli interventi e dell'approvazione di importanti esponenti della cultura e della società costiera, e non solo; dobbiamo citare Lina Sabino, Susy Camera d'Afflitto e Matteo Bottone? Queste autorevoli personalità evidentemente hanno capito la portata e gli obiettivi del progetto, invece usato dalla consigliera per fare sterili polemiche; sterili, perché ogni critica è fondamentale se costruttiva, se mira cioè ad indicare percorsi e soluzioni migliorative... diventa fine a se stessa quando criticare diventa un esercizio rituale che danneggia soprattutto chi lo pratica, perché non consente una lucida visione d'insieme delle situazioni considerate e si rischiano magre figure. Insomma, se ci sono riflessioni da fare, integrazioni da considerare ed errori da correggere la consigliera Mansi può tranquillamente rivolgersi ai curatori ed esporre le sue rimostranze in modo serio e documentato; noi rimaniamo convinti che le cose umane siano perfettibili e la possibilità di intervenire in corsa per migliorare qualsiasi idea, progetto o prodotto sia una questione di collaborazione, volontà e buona fede.
Stesso discorso per la questione degli sponsor, mal posta dall'ex assessore a Turismo e Cultura sotto forma di interrogativo o domanda retorica; come è facile capire sfogliandola, la guida non ha sponsor esclusivamente atranesi in quanto non è una guida esclusivamente su Atrani. In previsione della seconda uscita della guida, gli stessi cambieranno in parte e i commercianti atranesi potranno avere uno spazio riservato per pubblicizzare le proprie attività.
Se fossimo altrettanto pretestuosi ed in mala fede potremmo porre noi un quesito: come mai in cinque anni l'ex assessore non ha mai fatto in modo di mandare alle stampe qualcosa di più autorevole e di alto profilo e si ricorda adesso che è all'opposizione di bandi pubblici e fondi europei? Qualche atranese ha riscontrato negli ultimi cinque anni un miglioramento della qualità del turismo?
Non essendo nostra intenzione rispondere a provocazioni gratuite ma solo incanalare la discussione in merito sulla strada corretta, concludiamo rifacendoci all'unica cosa saggia contenuta nella nota: la giunta che amministra ha bisogno sì di tempo, per risolvere in primis i tanti problemi lasciati in eredità dalla passata amministrazione, e rendere ancora più concreto l'impegno a far diventare di qualità non solo il turismo ma anche la vivibilità del nostro paese, lasciato in stato di abbandono morale ed urbano per troppi anni.
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