Tu sei qui: Lettere alla redazioneAspettiamo che ci scappi un altro morto?
Inserito da (redazionelda), domenica 9 settembre 2018 17:55:30
di Salvatore Sorrentino*
Mi riferisco all'incidente occorso a un giovane ciclista ravellese, alcuni giorni fa, riportato su questo giornale.
Gli è andata bene! Al momento in cui scrivo, sembra che tutto proceda bene; almeno dal punto di vista della salute; che è quello che maggiormente interessa a me, e che, ne son sicuro, interessa alla totalità dei lettori.
Tutti si chiedono di chi è la colpa, la responsabilità: del ragazzo, che magari correva troppo? o del guidatore del mezzo, che non sarebbe stato troppo accorto nella manovra?
Non mi cimento affatto nella disputa giuridica: non è di mia competenza; se la vedranno le assicurazioni o chiunque altro.
Io mi voglio soffermare sulle responsabilità che stanno a monte dell'incidente, esaminando un momento la situazione.
Chiunque guidi un qualsiasi mezzo di trasporto, di persone o cose, non importa, in quel punto della rotabile per Castiglione, e non solo in quello, guida con la paura in corpo: speriamo che dietro a quegli ulivi non ci sia nessun pedone, nessun mezzo fermo, nessun animale vagante, nessun ingorgo, e chi più ne ha ne metta.
La vera causa di ogni possibile incidente, sono quegli ulivi. Il ciclista non ha nessuna vera responsabilità, lui ha il diritto di correre sulla sua bici in sicurezza; il conducente del mezzo non ha nessuna vera responsabilità, lui ha il diritto di accedere, in sicurezza, al suo deposito di attrezzi, necessari per il suo lavoro.
I veri e unici responsabili sono quelli che non fanno osservare la legge; sono quelli che dovrebbero eliminare certi interventi eseguiti contro legge; i veri e unici responsabili sono, a mio avviso, l'ANAS, finché la strada è stata statale (SS 373 di Ravello), la Regione, da quando la strada è stata declassata ed è divenuta SR (strada regionale), nel 2001, della Provincia, che ha, in quanto l'ha accettata, la competenza sulla corretta manutenzione della strada.
E chissà se non anche del Comune di Ravello, in quanto la strada insiste totalmente sul suo territorio, e l'ente si dovrebbe preoccupare della sicurezza dei cittadini.
Perché?
Esaminiamo il Codice della Strada.
Art. 16.
Fasce di rispetto in rettilineo ed aree di visibilità nelle intersezioni fuori dei centri abitati.
...
Il regolamento (inerente al Codice della Strada, nota dello scrivente), in relazione alla tipologia dei divieti indicati, ... determina le distanze dal confine stradale entro le quali vigono i divieti di cui sopra, ...
...
E questo è il dettato del codice; vediamo che dice il Regolamento Stradale.
Art. 26.
(Art. 16 Cod. Str.)
Fasce di rispetto fuori dai centri abitati.
Orbene, pur volendo ignorare che un ulivo puo' raggiungere un'altezza ben superiore, almeno la distanza di sei metri dovrebbe essere rispettata, o meglio fatta rispettare.
Purtroppo, là, la distanza è pari a zero, anzi, spesso, i rami degli ulivi invadono il parapetto e, talvolta, pure la cunetta.
Se chi di dovere avesse fatto rispettare la distanza di sicurezza imposta dalla legge, quel ragazzo non avrebbe corso il gravissimo rischio che ha corso. E tutti noi non correremmo il rischio che, quasi ogni giorno, corriamo, percorrendo questa strada.
E badiamo bene, non è il primo caso che si è verificato, per il mancato rispetto del Codice e del Regolamento stradale. E una volta ci è già scappato il morto.
Allora? La Giustizia, non dovrebbe già indagare i dirigenti passati dell'ANAS, che permisero, a suo tempo, che fossero impiantati quegli ulivi? E che non presero alcuna iniziativa perché fossero eliminati?
E la Regione, che è oggi titolare, proprietaria, della strada?
E la Provincia, che ha, oggi, la titolarità della manutenzione e dell'obbligo di far rispettare la legge? E di prendere provvedimenti per far eliminare, o eliminare direttamente, quelle pericolose piante?
Io non so chi ha impiantato quegli ulivi; né so chi ne è proprietario. So che:
Per finire, io credo che la nostra Amministrazione Comunale pure, per la tutela della salute delle persone tutte che si trovano, anche occasionalmente, sul territorio comunale, potrebbe, se non dovrebbe, prendere provvedimenti per il rispetto delle norme innanzi citate, con ordinanze di estirpazione di quegli ulivi e, in caso di inosservanza, con personale all'uopo incaricato, a eseguirle direttamente.
O dobbiamo veramente aspettare che ci scappi un altro morto?
*già sindaco di Ravello
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 105535104
Riceviamo e pubblichiamo la lettera pervenuta in Redazione e firmata dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Annamaria Ferrigno e dalle docenti dell'Istituto Comprensivo "R.Rossellini" di Maiori e Minori in merito alle innumerevoli attività svolte nei due plessi scolastici per stimolare gli studenti allo...
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che un nostro lettore ha inviato in redazione in merito alla viabilità e alla vivibilità della Costiera Amalfitana nei mesi di più alta affluenza turistica. Egregia Redazione, Vorrei, attraverso le vostre pagine, che leggo quotidianamente con gran piacere ed interesse,...
La lettera di un cittadino che al momento preferisce restare anonimo apre una finestra preoccupante sullo stato del sistema sanitario in Campania e, più precisamente, nella provincia di Benevento. Nel breve racconto il lettore pone l'accento sulle responsabilità che vanno oltre la semplice gestione amministrativa....
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino che espone, tramite la sua diretta esperienza, una problematica seria, che vede i turisti stranieri ad Amalfi in difficoltà nel reperire informazioni sui orari e biglietti del trasporto pubblico. Salve, vi scrivo perché vorrei esporre pubblicamente...
Di Antonio Taiani* Siamo al 50° anniversario del Gran Carnevale Maiorese. È con orgoglio da parte di tutti noi, nessuno escluso, aver raggiunto questo traguardo. L' impegno, le responsabilità, il buon senso ci hanno consentito di raggiungere un traguardo che porta Maiori fra i carnevali storici d'Italia...
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari.
La pubblicità ci permette di offrirti ogni giorno un servizio di qualità.
Per supportarci disattiva l'AdBlock che stai utilizzando.