Tu sei qui: Lettere alla redazioneAmalfi, ecco i chiarimenti circa una comunicazione associata erroneamente ad una truffa
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 9 gennaio 2023 16:27:34
Riceviamo e pubblichiamo integralmente, secondo quanto prevede la legge 8 febbraio 1948, n. 47 "Disposizioni sulla stampa", la rettifica dell'avvocato Luigi De Vita, in merito a un articolo uscito il 27 dicembre dopo la segnalazione di un lettore in merito a una presunta truffa. Ci teniamo a precisare, che non sono stati pubblicati diversi articoli in merito come ripetuto nella missiva dello Studio Legale, ma - una volta appreso che non si trattasse di una truffa - è stata apportata una modifica all'articolo originario. Ci teniamo altresì a precisare che l'articolo è stato scritto in un periodo in cui in Costiera Amalfitana ci sono stati numerosi tentativi di truffa.
Di seguito il testo integrale.
Mi riferisce il sig. Luigi Mussorofo che il 27 dicembre dello scorso anno codesta testata giornalistica online ha pubblicato una serie di articoli relativi al contenuto di una comunicazione che lo stesso aveva lasciato nella cassetta postale di una persona residente nel comune di Amalfi nell'esercizio dell'attività lavorativa svolta quale dipendente di un'agenzia investigativa che opera, fra l'altro, nel settore dell'infortunistica stradale. Nello specifico, il destinatario del messaggio era stato invitato a contattare telefonicamente il sig. Mussorofo senza l'indicazione dell'oggetto della questione per evitare una impropria divulgazione di dati riservati contro la volontà del destinatario.
Tale legittima iniziativa è stata ingiustamente enfatizzata da questo giornale come un illecito artificio finalizzato alla realizzazione di truffe per cui gli eventuali destinatari di simile messaggio sono stati espressamente invitati a denunciare il fatto alle Autorità di Polizia.
In particolare, la pubblicazione era caratterizzata da un titolo a tutta pagina dal seguente tenore: «RICHIAMAMI, È URGENTE». ATTENTI ALL'UOMO CHE SI AGGIRA PER AMALFI DISTRIBUENDO BUSTE AMBIGUE NELLE CASSETTE DELLE LETTERE — .
Nel corpo dell'articolo, con allegata la fotografia della lettera lasciata nella cassetta postale, si specificava:
"Un uomo sta girando per le case di Pogerola di Amalfi per distribuire buste nelle cassette delle lettere. Il messaggio chiede "di essere gentilmente contattato per informazioni di suo interesse che qui vengono omesse per motivi di privacy. Poi c'è l'indirizzo di un certo Luigi Mussorofo da chiamare per sapere di cosa si tratta. Questo è molto probabilmente un tentativo di truffa. Spaventato dal tono "misterioso" del messaggio, qualcuno potrebbe chiamare il numero fornito. L'interlocutore potrebbe spacciarsi per avvocato e, magari, chiedere la cauzione per risolvere qualche guaio giudiziario capitato a un parente. L'invito è assolutamente quello di non chiamare il numero fornito e di segnalare eventuali truffe ai Carabinieri".
Concetto che era stato espresso in maniera ancor più esplicita nei primi articoli pubblicati, come può agevolmente evincersi dalla cronologia di facebook.
L'ingiustificato allarme provocato da una simile notizia ha avuto immediato riscontro. Ed infatti, dopo pochi minuti un lettore del vostro giornale ha pubblicato un post nel quale scriveva "mandatelo a casa mia... Tengo il regalo di natale da dargli', con allegata la foto di un martello impacchettato.
Ebbene, sarebbe stato sufficiente verificare la notizia inserendo il nome del sig. Luigi Mussorofo o il suo numero di telefono su di un qualsiasi motore di ricerca intemet per appurare che egli è dipendente di un'agenzia di investigazione, oppure, provare a contattare il numero telefonico riportato nel messaggio indirizzato al vostro lettore.
Evidentemente, in questo caso il sano spirito di ricerca della verità che deve sempre animare l'opera di un giornalista ha ingiustamente abdicato al più comodo interesse a pubblicare comunque una "notizia".
Notizia che, solo grazie al tempestivo intervento del titolare dell'agenzia di investigazione presso la quale lavora Il sig. Mussorofo si è poi rivelata falsa.
Ed infatti, con un trafiletto intitolato "Aggiornamento ore 22:00", appena leggibile rispetto all'enfasi del titolo, si è specificato che "il destinatario della inconsueta quanto insolita missiva ci ha contattato per tranquillizzare quanti hanno letto l'articolo oggi. Il messaggio era a lui destinato ed inerente questioni coperte da privacy".
Chiarimento del tutto insufficiente ad evitare che il sig. Mussorofo nell'esercizio del suo lavoro nel territorio della costiera amalfitana possa comunque patire le conseguenze, potenzialmente anche violente, sollecitate dal vostro articolo. Ciò tanto più che ancora oggi è possibile rinvenire nel web la pubblicazione digitando il nome del mio assistito.
Si chiede pertanto, con riserva di valutare le più opportune azioni a tutela del sig. Mussorofo, che la presente lettera sia pubblicata nei termini previsti dall'art. 8 della legge sulla stampa in testa di pagina e con le medesime caratteristiche tipografiche dell'articolo in contestazione.
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«Mi richiami, è urgente», comunicazione inconsueta ad Amalfi fa pensare erroneamente ad una truffa
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