GourmetNella "Guida Identità Golose 2022" sei ristoranti rappresentano l'eccellenza enogastronomica della Costa d'Amalfi

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Nella "Guida Identità Golose 2022" sei ristoranti rappresentano l'eccellenza enogastronomica della Costa d'Amalfi

È stata pubblicata lunedì mattina, 7 marzo, l'edizione della Guida Identità Golose 2022. Su 1.055 schede complessive, 218 sono novità. E, anche quest’anno, non poteva mancare la Costiera Amalfitana, con ben 6 ristoranti

Inserito da (Redazione LdA), giovedì 10 marzo 2022 11:15:09

È stata pubblicata lunedì mattina, 7 marzo, l'edizione della Guida Identità Golose 2022. Su 1.055 schede complessive, 218 sono novità. E, anche quest'anno, non poteva mancare la Costiera Amalfitana.

«Quando, mesi fa, ci siamo attivati per pianificare quelle che sarebbero state le nostre attività future eravamo piuttosto ottimisti sull'uscita dal Covid. Oggi non possiamo ignorare la drammaticità degli eventi che sono in corso. Ma qui vogliamo comunque ribadire il nostro sforzo di lavoro, il nostro impegno costante per raccontare tutto quello che di buono avviene nel mondo della gastronomia. È un contributo importante anche sul piano culturale, la cucina è convivialità», ha detto il co-fondatore di Identità Golose Claudio Ceroni davanti al folto pubblico accorso alla Triennale di Milano.

Ma veniamo alle eccellenze che valorizzano la Costa d'Amalfi, ben 6.

Ad Amalfi troviamo il ristorante Glicine del meraviglioso Hotel Santa Caterina di Amalfi, guidato dallo chef Giuseppe Stazione, classe 1978, allievo di Bruno Barbieri. "Identità Golose" definisce Stanzione un «professionista ormai ben rodato. Non si limita al compitino: certamente è figlio legittimo della golosità della sua terra, ma la declina in bontà di valore, giocando anche con le contaminazioni».

E poi c'è Sensi, ristorante all'interno dell'hotel Residence, a un passo dal Duomo di Sant'Andrea, guidato dal giovane Alessandro Tormolino, classe 1987, che si è formato nelle brigate di Gianfranco Vissani e Don Alfonso ma anche al Mirazur di Mauro Colagreco. «I suoi piatti vanno oltre lo spartito tradizionale e turistico di queste zone. Esibiscono armonia, equilibrio, un'interessante cultura tecnica e non si fondano strenuamente sull'ingrediente del territorio. Ne consegue una cucina viva, evoluta, libera di spaziare dal Mediterraneo al resto del mondo, diretta, esplicita e di assoluto respiro internazionale», assicura la Guida.

Da Amalfi si passa a Positano, dove la Guida indica Zass, un ristorante guardato a vista dallo chef belga Alois Vanlangenaeker. «Un piccolo trancio di pizza con musica neomelodica in sottofondo - si legge nella Guida - è la premessa di una cavalcata mediterranea, filtrata da una mano che ama i colori e i gusti importanti: Triglia croccante con tagliatelle di seppia e melone e Tonno tonnato, misticanza e fragoline di bosco... Carta dei vini imponente e ricercata, anche per le chicche che esprime la Costiera. Quello che la clientela straniera ama e si aspetta, dopo una sosta nello sperone prendisole più ambito d'Italia».

«La cucina de La Serra al magnifico hotel Le Agavi è a nostro giudizio una perfetta declinazione di come proporre una grande tavola in una struttura a cinque stelle, frequentata spesso da un pubblico internazionale, tenendo altissima l'asticella della qualità», scrive il caporedattore di Identità Golose Carlo Passera. Lo chef Luigi Tramontano, classe 1980, «sorprende per la sua capacità di donare un'anima ai piatti; non mette in scena la stanca riproposizione di stilemi abusati, bensì una loro versione delicata, armoniosa, equilibrata».

Sempre a Positano, la Guida seleziona il ristorante Li Galli dell'hotel Villa Franca: «La cucina è capitanata dallo chef Savio Perna, che con discrezione disegna le peculiarità della terra campana; un racconto emotivo dove i piatti che si susseguono fanno vivere le emozioni di una passeggiata per le viuzze del centro storico di Napoli e successivamente ti accompagnano nei paesaggi mozzafiato della costiera, dove la natura crea dinamismo ed è sempre mutevole. Gioco di squadra, professionalità e spensieratezza coabitano».

Per finire, a rappresentare le eccellenze enogastronomiche della Costa d'Amalfi c'è il ristorante "Al Convento", a Cetara, dove gli chef Pasquale e Gaetano Torrente propongono «una cucina fatta di emozioni primordiali e molto locali che passano attraverso le alici e la colatura delle stesse, e che qui sono un must irrinunciabile».

(Foto di copertina: Identità Golose)

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