Tu sei qui: Economia e TurismoCaro energia, Confesercenti Campania lancia l’ennesimo allarme: «20mila imprese a rischio chiusura, per le famiglie un Natale di austerity»
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 28 ottobre 2022 16:24:32
Confesercenti Campania lancia l'ennesimo allarme, stavolta in vista del Natale, che sarà caratterizzato dal caro energia.
Il centro studi di Confesercenti Campania ha infatti stimato, dopo uno specifico sondaggio, il taglio netto delle spese dei consumatori per le prossime festività natalizie, con una diminuzione degli incassi, per le aziende, di oltre il 30% rispetto al 2021: da 1.4 miliardi di euro a 950 milioni in 12 mesi, 450 milioni in meno per le attività commerciali, già in ginocchio per il caro energia.
Sono, in tal senso, circa 20mila le imprese in Campania (di cui circa 7mila a Napoli e provincia) a rischio chiusura entro il 31 dicembre a causa degli insostenibili costi di energia.
«I titolari delle attività commerciali - spiega Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno - non riescono a sostenere i costi di impresa, devono decidere se continuare l'attività o pagare il caro energia, il fitto, gli impiegati o le tasse. Altre stanno annaspando e non stanno pagando nella speranza che non venga loro staccata la corrente perché stanno cercando di sopravvivere».
Il caro energia è una tenaglia, perché inciderà anche sugli incassi natalizi. Secondo il sondaggio di Confesercenti il 60% della popolazione campana ritiene che le condizioni economiche e sociali delle prossime feste saranno peggiori di quelle dello scorso anno, e quasi la metà degli intervistati (49%) prevede di ‘tagliare' anche i regali: il 25% progetta di spendere tra il 10 ed il 30% in meno per i doni, mentre il 24% porterà la riduzione oltre questa soglia. Solo il 4% aumenterà la spesa per le sorprese sotto l'albero, a fronte di un 36% che cercherà di mantenerla invariata.
La spesa pro capite per il Natale 2022 sarà di circa € 174,50 con un calo netto rispetto all'anno 2021 dove si era registrata una spesa pro capite di circa € 241,00. E sarà addirittura inferiore anche a quella del 2020 (€ 185,00), anno di piena pandemia a causa del Covid. Con la conseguenza di circa 450 milioni di euro in meno nelle casse delle imprese campane.
«I dati del Centro Studi di Confesercenti - afferma Vincenzo Schiavo - sono chiari: ci aspetta un anno di grande difficoltà, un Natale di austerity perché le persone non potranno spendere come nel recente passato ed anzi spenderanno anche meno del terribile 2020, ovvero del Natale vissuto in piena pandemia da Covid. Dai dati si evince inoltre anche che il caro vita pesa come l'inflazione, per il 9%, su cittadini della nostra regione che soffrono per un reddito pro capite inferiore a quello del Nord Italia. I dati sono chiari, siamo passati da una media reddituale di 19.759 € nel 2021 a 17.816 € di quest'anno, quasi 2000 euro in meno nelle tasche delle famiglie campane».
«Confesercenti Campania chiede, per questo, al Governo centrale appena insediatosi tre priorità: prolungamento e rafforzamento dei sostegni per imprese e famiglie sino a quando non ci sarà un calo dei prezzi e detassazione per le imprese in modo che il costo-lavoro diminuisca. Con quest'ultima azione ci sarebbe anche impulso per nuove offerte di lavoro per i tanti inoccupati, con l'effetto di un aumento dei consumi. Infine, in linea con quanto affermato da Confesercenti Nazionale, una detassazione delle tredicesime potrebbe frenare un poco la netta diminuzione di consumi a Natale».
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