Tu sei qui: ChiesaMaiori: 20 maggio il pellegrinaggio all'Avvocata nel lunedì dopo Pentecoste
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 30 aprile 2024 11:35:53
Lunedì 20 maggio i fedeli della Madonna Avvocata saliranno al Santuario sul Monte Falerzio, da tutta la Costiera Amalfitana e oltre, per omaggiare la Mamma Celeste.
Questa festa è profondamente radicata nella fede popolare e il Santuario, situato sopra Maiori, è meta di pellegrinaggi durante tutto l'anno. Ma è soprattutto il lunedì successivo alla Pentecoste che si popola di fedeli in modo straordinario.
Ad accompagnare i fedeli, oltre che la devozione, paesaggi incontaminati e squarci panoramici mozzafiato. Una volta giunti in cima, si può ammirare uno degli scenari più suggestivi offerti dalla Costiera Amalfitana: la vastità del mare che si estende da Licosa alla Campanella e ai faraglioni di Capri, e voltando lo sguardo, la spettacolare vista della vallata di Cava, Salerno, Paestum e gli Alburni, insieme alla catena montuosa dei monti Lattari punteggiata da paesi e villaggi, da Tramonti a Ravello, e lungo la costa, Maiori, Minori, Atrani e Amalfi.
A mezzogiorno si svolge la suggestiva processione della Madonna, accompagnata dalla caduta di petali di rosa e dal suono delle campane, con l'usanza che ogni pellegrino faccia suonare qualche rintocco. Seguono canti, balli e tammurriate in onore della Madonna.
Il percorso è abbastanza agevole, ma piuttosto lungo. Per gli anziani è disponibile un servizio di viaggio in elicottero, con biglietti acquistabili sia a Maiori presso il Chiosco di Laura (lungomare, zona Porto) che a Cava de' Tirreni (presso il Centro Assistenza Caldaia dei F.lli Di Martino, la Pasticceria Fior d'Arancio e Sintonia d'Interni).
Secondo la leggenda, nel 1485 un giovane pastore di nome Gabriele Cinnamo, pascolando il suo gregge sulle montagne di Maiori, fu attratto da una forza misteriosa in una grotta del monte, dove venne guidato da una colomba. Qui apparve la Madonna, che gli ordinò di costruire un altare in suo onore, promettendogli protezione. Gabriele, abbandonate le capre, si dedicò interamente alla realizzazione di questa missione, realizzando la prima cappella e successivamente una chiesetta a tre navate e un romitorio.
Nella grotta del santuario sono visibili affreschi raffiguranti la Madonna, l'Annunciazione, l'Arcangelo Gabriele e l'Ultima Cena circondata da angeli. Il santuario, in passato sede di frati eremiti fino al 1682, quando passò sotto l'ordine dei Camaldolesi, subì diverse vicissitudini nel corso dei secoli, ma fu poi restaurato alla fine dell'Ottocento. Attualmente è affidato ai Benedettini della Badia di Cava, che celebrano la messa non solo durante la festa e l'ottava, ma anche ogni terza domenica da aprile ad ottobre.
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