AttualitàCosta d'Amalfi, il Covid-19 non ferma Filippo Civale. A 84 anni migliora il suo record: nel 2020 percorsi a piedi più di 8700 km

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Costa d'Amalfi, il Covid-19 non ferma Filippo Civale. A 84 anni migliora il suo record: nel 2020 percorsi a piedi più di 8700 km

Ad 84 anni è uno dei sostenitori dell'informazione di qualità, la sua devozione alla Madonna dell’Avvocata di Maiori lo ha portato quest'anno in vetta con il Presidente dell'Ordine dei giornalisti Carlo Verna

Inserito da (Massimiliano D'Uva), venerdì 1 gennaio 2021 16:43:53

di Massimiliano D'Uva

Filippo Civale non ha bisogno di presentazioni, il nostro articolo, pubblicato esattamente un anno fa (leggi qui) fu tra i più letti. Incontrato a metà autunno gli abbiamo chiesto come avesse fatto, durante il lockdown, a dedicarsi al suo hobby preferito: la passeggiata. La risposta non fu immediata e dopo qualche aneddoto ci rinviò, puntuale, al 31 dicembre dove avremmo fatto il punto della situazione, e così è stato.

Se nel 2019 Filippo ha percorso a piedi ben 7446 chilometri, quest'anno è riuscito a migliorarlo di oltre 1000 chilometri arrivando a quello che secondo noi è un record mondiale: 8710 chilometri percorsi a piedi in un anno. La fonte è come sempre il suo iPhone, supportato dallo smartwatch di Apple:

 

Con una media giornaliera superiore ad una mezza maratona (sabato, domeniche, compleanni e feste comandate comprese, ndr) l'impresa di Filippo ci ha lasciato senza parole. E torniamo alla domanda originale, che in questo momento assume una rilevanza notevole: come ha fatto a mantenere questo ritmo durante il lockdown?

Con il sorriso che da sempre lo contraddistingue ci ha raccontato: «Grazie al giorno in più dell'anno bisestile sono riuscito a migliorare di molto il mio record - sogghigna sornione sapendo che un solo giorno non poteva consentirgli questo miracolo -. Mia moglie dice che sono pazzo, ma io non credo sia così. Mi sono allenato quotidianamente e, durante i mesi di chiusura forzata in casa, salivo tutte le scale del palazzo per poi scendere con l'ascensore: 90 volte al giorno. In questo modo non danneggiavo le ginocchia anche se i km giornalieri percorsi non superavano mai i 15 massimo 16(verificato con gli screenshot dello smartphone, ndr). Per recuperare, quando ci hanno liberato, ho iniziato a percorrere sentieri naturalistici meno difficoltosi come il Sentiero delle Formichelle. Una meravigliosa passeggiata di circa 10km che riuscivo a percorrere in meno della metà del tempo per raggiungere il Santuario della nostra Avvocata. Il che mi consente di recuperare con "qualche" lungomare in più i chilometri necessari per tornare nella media. Volevo riuscire a percorrere gli stessi passi dell'anno scorso, non speravo di arrivare agli 8000 chilometri che mi ero prefissato a inizio d'anno. Invece alla fine sono riuscito addirittura a migliorare».

Un anno difficile che però non è riuscito a smorzare l'entusiasmo e la determinazione di Filippo che traccia un bilancio di questo 2020 appena passato: «Ho vissuto nella mia lunga vita tanti eventi difficili. Sono nato nel 1936, quando sono sbarcati gli alleati, verso la fine della seconda guerra mondiale, io avevo 7 anni. Nel 1954 l'alluvione che distrusse Maiori seppellì, sotto una colata di fango e detriti, vite umane, ricordi e molte altre cose. Non avrei mai pensato ad un evento simile e, dopo un primo momento di smarrimento, ho deciso di perseverare, di non arrendermi ricordando un vecchio adagio che dice "chi si ferma è perduto". Tutto sommato ci sono state anche diverse cose piacevoli, abbiamo riscoperto l'importanza della libertà ed ho avuto l'onore di accompagnare sull'Avvocata il mio caro amico Carlo Verna che ne è rimasto entusiasta. Mi sono commosso quando, nell'era digitale in cui anche un nonnino come me utilizza whatsapp, Carlo mi ha scritto una lettera di suo pugno, con carta e penna, dal suo studio di Napoli ricordando "l'ascensione" verso il Santuario della Nostra Avvocata».

 

E noi de Il Vescovado siamo felici di avere tra i nostri sostenitori persone come Filippo Civale che, anche con un piccolo sostegno, aiuta il l'informazione G-local a crescere e a rimanere competitiva in un momento in cui tutto sembra più complesso e le scorrettezze una regola all'ordine del giorno. Mutuiamo le parole di Filippo e con il suo "Chi si ferma è perduto" facciamo i nostri auguri più cordiali a tutti i nostri lettori, in salute e benessere: buon anno!

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