Tu sei qui: Territorio e AmbienteI terrazzamenti agricoli della Costa d’Amalfi diventano patrimonio mondiale dell’agricoltura
Inserito da (Admin), martedì 26 agosto 2025 20:36:41
La Costa d'Amalfi festeggia un prestigioso traguardo: i suoi terrazzamenti agricoli in pietra a secco, coltivati da secoli con limoneti, uliveti e vigneti, sono stati ufficialmente riconosciuti come Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale (GIAHS) dalla FAO.
Il comitato scientifico dell'organizzazione internazionale ha infatti designato il nuovo sito italiano, che si aggiunge ai già noti oliveti di Assisi e Spoleto e ai vitigni del Soave, premiati nel 2018. L'Italia raggiunge così quota tre riconoscimenti, mentre il Giappone arriva a 17 con due nuove designazioni.
Attualmente i Sistemi del Patrimonio Agricolo Globale (GIAHS) sono 102 in 29 Paesi. Si tratta di paesaggi unici che uniscono biodiversità, conoscenze tradizionali, resilienza ambientale e valore culturale, considerati esempi da tutelare e trasmettere alle future generazioni.
Per la Costiera Amalfitana questo riconoscimento rappresenta non solo un motivo di orgoglio, ma anche un'opportunità per rafforzare la tutela del territorio e promuovere un modello agricolo sostenibile, custode di tradizioni millenarie e identità culturale.
«Sui ripidi terrazzamenti della Costiera Amalfitana - ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo - comunità agricole secolari hanno plasmato un paesaggio unico, fatto di limoneti, uliveti e vigneti che si affacciano sul mare. È qui che nasce lo Sfusato Amalfitano, simbolo della nostra agricoltura eroica.
Oggi questo straordinario sistema agricolo mediterraneo è stato riconosciuto dalla FAO come GIAHS. Un traguardo che premia la resilienza dei nostri agricoltori, la sapienza tramandata di generazione in generazione e la bellezza senza tempo della Campania.
Nel 2021 ebbi l'onore di accompagnare in Costiera il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, e il Vice Direttore Maurizio Martina a conoscere da vicino la coltivazione dello Sfusato Amalfitano: un esempio virtuoso di agricoltura manuale, sostenibile e capace di trasformare le difficoltà di un territorio impervio in eccellenza riconosciuta a livello internazionale.
Questo riconoscimento non è soltanto un premio alla nostra agricoltura, ma anche un messaggio al mondo: la Campania è una terra che sa unire tradizione e futuro, natura e cultura, resilienza e innovazione».
Grande entusiasmo anche dall'amministrazione comunale di Amalfi. In una nota, il sindaco Daniele Milano ha sottolineato: «È il traguardo di una maratona che vede impegnata la nostra Amministrazione da quasi dieci anni. Prima con l'iscrizione nel Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero dell'Agricoltura nel 2018 - unico sito della Campania - e subito dopo con l'avvio dell'iter per il programma FAO.
Il dossier di candidatura, redatto dall'arch. Giorgia De Pasquale, ha richiesto una lunga fase di consultazione con istituzioni, agricoltori e cittadini che curano i terrazzamenti, pur non essendo professionisti del settore. Abbiamo voluto accendere i riflettori sull'agricoltura eroica, impegnandoci per la sua tutela e sollecitando le istituzioni superiori a predisporre misure di sostegno.
Dedichiamo questo riconoscimento a tutti coloro che, con sacrificio e passione, sono stati e sono il cuore pulsante di questo sistema agricolo che da oggi è patrimonio mondiale».
Il sindaco ha inoltre annunciato che, in coerenza con il piano collegato al dossier, il Comune lancerà a breve un bando per erogare contributi economici a chi cura, manutiene e coltiva appezzamenti agricoli ad Amalfi, con risorse interamente provenienti dal bilancio comunale.
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