Storia e StorieIl "Sips" di Barcellona è il bar migliore al mondo secondo 50 Best, nel team c'è Vincenzo Imparato di Tramonti

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Il "Sips" di Barcellona è il bar migliore al mondo secondo 50 Best, nel team c'è Vincenzo Imparato di Tramonti

«La mia passione - ci racconta Vincenzo - è iniziata quando ero piccolino. Mio nonno per farmi sorridere miscelava il vino con la gazzosa. Poi sono cresciuto e sono iniziate le esperienze lavorative. Al Matinèe di Maiori Andrea Ferrigno mi ha insegnato molto sulla miscelazione, spronandomi a fare sempre meglio»

Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 26 ottobre 2023 16:40:57

Di Maria Abate

 

È stato fondato nel 2021 e, appena due anni dopo, è stato nominato The World's Best Bar e The Best Bar in Europe.

Si tratta del Sips di Barcellona, gestito dai due colossi della mixology Simone Caporale e Marc Álvarez, il primo vincitore per tre volte di seguito del premio "50 Best Bar" all'Artesian di Londra, il secondo con il suo bagaglio di esperienze costruito nel team di Ferran Adrià, 3 stelle Michelin e ideatore della cucina molecolare.

Il premio gli è stato assegnato da 50 Best, brand leader nella scena internazionale delle bevande e nella gastronomia globale, che con le sue classifiche ispira i consumatori a viaggiare e scoprire ristoranti e bar, svelando baristi e chef emergenti, esplorando le tendenze culinarie ed evidenziando la complessità delle varie culture del mondo.

Ma il motivo per cui ve ne stiamo parlando è che a contribuire a questo successo c'è anche un giovane di Tramonti, Vincenzo Imparato, che molti in Costiera Amalfitana identificheranno quale figlio di Raffaele, direttore dell'ex Popolare di Bari, oggi Banca del Mezzogiorno.

Il 23enne al Sips ci è arrivato per uno stage svolto nei mesi di pausa dal lavoro stagionale in costiera, per non rimanere con le mani in mano. E poi gli è piaciuto così tanto (e si è dimostrato così valido) che è rimasto, entrando a far parte ufficialmente del team.

«La mia passione - ci racconta Vincenzo - è iniziata quando ero piccolino. Mio nonno per farmi sorridere miscelava il vino con la gazzosa e mi divertivo a farlo ogni volta che ci vedevamo, così per gioco. Mi incantava vedere come reagissero i due liquidi una volta venuti a contatto. Poi sono cresciuto e sono iniziate le esperienze lavorative. Ho cominciato all'età di 15 anni, sono passato dai ristoranti ai lidi balneari e agli hotel 5 stelle, fino ad arrivare al Matinée di Maiori. Ed è qui che mi sono formato maggiormente: Andrea Ferrigno mi ha insegnato molto sulla miscelazione, spronandomi a fare sempre meglio».

«Poi, per impiegare il tempo nei mesi in cui in Costiera non si lavora, sono finito in Spagna. Finito lo stage al Sips, ho iniziato a lavorare al Boadas, il più antico cocktail bar di Barcellona. Un'esperienza che mi è servita per perfezionarmi nei classici che ormai servono per la realizzazione dei cocktail moderni. Fu Simone Caporale a farmi la proposta di rientrare al Sips e io ne sono stato onorato. Ora continuerò a lavorare qui cercando di prendermi tanto da questa esperienza».

 

A Vincenzo, giovane promessa del mixology, auguriamo di non perdere mai la passione che lo spinge, di apprendere sempre più segreti da chi ha più esperienza di lui e di aspirare, un giorno, ad essere riconosciuto a livello mondiale nel settore.

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