Tu sei qui: Storia e StorieIl ritorno dell'orologio della Chiesa Madre: un tuffo nel passato di Positano
Inserito da (Admin), domenica 5 maggio 2024 15:56:53
Dopo un lungo periodo di oblio, l'orologio che per decenni ha segnato il tempo sulla torre campanaria di Positano, è finalmente tornato alla luce.
L'orologio, recuperato dagli ambienti dell'oratorio della Chiesa Madre, è stato trasformato in un pezzo espositivo unico, adattato come base di un tavolo, il quale ora trova posto nell'ufficio del turismo "L. Vespoli".
Il suo grande quadrante circolare, decorato con numeri romani, è stato protetto da un vetro che ne preserverà l'integrità nel tempo.
L'orologio porta con sé una parte della storia di Positano, una storia ricca di racconti e leggende tramandate di generazione in generazione. Nei dipinti, nelle fotografie d'epoca e nei racconti degli artisti che hanno visitato Positano nel corso degli anni, l'orologio ha sempre avuto un ruolo centrale, quasi magico, rappresentando un punto di riferimento nella vita della comunità.
Nel libro "Positano. Storie di una città sul mare" di Stefan Andres, l'orologio viene descritto come un simbolo del tempo sospeso, un'eternità che, non funzionando più, ha reso Positano un luogo senza tempo. Le illustrazioni dell'autore contribuiscono a restituire vita a questo simbolo intramontabile.
Un ringraziamento speciale dell'amministrazione Guida è stato riservato a mezzo social per il Parroco don Danilo Mansi e a tutte le maestranze che hanno reso possibile il recupero di questo pezzo di storia.
Un gesto di restituzione alla comunità, un modo per mantenere vivo il legame con il passato della città verticale, donando agli abitanti e ai visitatori la possibilità di rivivere un pezzo della nostra grande storia.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 107540103
Il rito del truocchio Quando il sole scalda le colline e l’erba falciata dorme stesa sulla terra, inizia il rito antico del truocchio. Si aspetta il tempo giusto, quello che solo gli occhi esperti sanno riconoscere: quando il fieno è asciutto, leggero, profumato. Due persone, legate non solo dalla fatica...
Sono trascorsi 27 anni dalla tragica notte del 5 maggio 1998, quando una colata di fango e detriti scese a oltre 70 chilometri orari dal Pizzo d'Alvano, travolgendo i comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano e San Felice a Cancello. Il bilancio fu devastante: 161 vittime, migliaia di sfollati, interi...
Torino, 4 maggio 1949. Un boato squarcia il silenzio sulla collina di Superga. Alle 17:03, il Fiat G.212 della compagnia ALI, siglato I-ELCE, si abbatte contro il muraglione posteriore della basilica. A bordo, l’intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona dopo un’amichevole organizzata per...
"Non tutti gli amici sono uguali. Alcuni attraversano il tempo con noi, mutando forma ma non sostanza, restando presenti anche quando i ruoli cambiano, le stagioni della vita si susseguono, e il mondo intorno sembra trasformarsi. Vincenzo Palumbo, per Secondo Amalfitano, è stato questo: un punto fermo,...
Il letto di traverso a sbarrare la porta della camera da letto per proteggersi dalla furia del Vesuvio, i resti di alcune vittime e gli oggetti quotidiani, segnali di una vita, poi bruscamente interrotta e che ancora una volta raccontano l'unicità di Pompei e dei suoi ultimi istanti prima della fine....