Tu sei qui: Storia e StorieFurore e la tradizione delle “Vergini scapellate” di Sant’Antonio
Inserito da (redazionelda), domenica 10 giugno 2018 09:43:21
La devozione a Sant'Antonio di Padova, patrono di Conca dei Marini, richiama annualmente, nel grazioso borgo costiero, numerosi fedeli dei paesi vicini che nel giorno della festa, il 13 giugno, onorano il Santo rappresentato in un simulacro di scuola napoletana di fine Seicento. E quest'anno, dopo sedici anni ritorna la tradizione delle "Zitelle di Sant'Antonio".
Una tradizione interrotta nel 2002 che nasce a Furore, paese confinante con Conca, dove la venerazione del Santo di Padova è molto forte. Per anni fino a qualche decennio fa, il 13 giugno un gruppo di 13 ragazze, le "Vergini scapellate", vestite di bianco, con i capelli raccolti da una coroncina di edera e a piedi nudi, scendeva dalle scale che mette in comunicazione i due paesi fino alla piccola chiesa che ospita la statua. La modernità ha eliminato l'esteriorizzazione di alcune manifestazioni di fede, che nascevano da quel dolore profondo a cui l'unico antidoto era una fede incrollabile.
Ognuno implorava Sant'Antonio o lo ringraziava per una grazia ricevuta. Per questo motiv il gruppetto di ragazze che col loro canto soave doveva far giunger la preghiera "per una via preferenziale" al Santo dei Miracoli.
Quest'anno, con grande sorpresa e commozione di molti, la tradizione sarà ripresa e nel tardo pomeriggio di oggi, domenica 10 giugno, da Furore si incamminerà il piccolo corteo delle "Vergini Scapellate" che a piedi, intonando il loro antico canto, si recherà nella chiesa di Conca dei Marini, dove alle 19 sarà celebrata la Santa Messa.
Sarà l'occasione per riscoprire una tradizione ancestrale di fede e credenze. Un'immagine di quella costiera religiosa del tempo che fu, sconosciuta ai giovani ma sempre viva nel cuore e nella mente di coloro che ne conservano ancora il ricordo.
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