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Storia, Emancipazione, Donne, Codice Penale, Matrimonio Riparatore

Franca Viola: la prima donna a rifiutare il "matrimonio riparatore"

Era il 26 dicembre 1965 quando la giovane Franca Viola venne rapita da Filippo Melodia

Inserito da (Admin), giovedì 26 dicembre 2024 09:05:16

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Il 26 dicembre 1965, a soli 17 anni, Franca Viola fu rapita nella sua città natale, Alcamo, in Sicilia, da Filippo Melodia, insieme a 12 complici. Durante la sua prigionia, durata otto giorni, subì abusi fisici e sessuali. Nonostante ciò, Franca fu la prima donna italiana a rifiutare pubblicamente il matrimonio riparatore, un'usanza che avrebbe legalmente cancellato i crimini commessi contro di lei secondo il codice penale di quel tempo.

Nata il 9 gennaio 1947, Franca era figlia di agricoltori; all'età di 15 anni si fidanzò con Filippo Melodia ma, dopo l'arresto di lui per furto e legami mafiosi, il fidanzamento fu interrotto. Da questo momento la famiglia della giovane subì gravi intimidazioni, inclusi incendi dolosi e minacce di morte, ma il padre mantenne ferma la sua decisione.

Il 26 dicembre del 1965, Melodia e i suoi amici assalirono la casa di Franca, aggredirono sua madre e rapirono Franca e suo fratello di 8 anni, che fu presto rilasciato. Franca fu tenuta prigioniera e abusata prima in un casolare isolato e poi nella casa della sorella di Melodia. Dopo una finta negoziazione con la famiglia del rapitore, che simulava l'accettazione delle nozze, la polizia liberò Franca il 2 gennaio 1966.

Secondo le norme vigenti, una donna violentata sarebbe stata socialmente obbligata a sposare l'aggressore per "riparare" il suo onore: l'articolo 544 del codice penale permetteva infatti che il matrimonio tra vittima e carnefice annullasse ogni reato associato, trattando la violenza sessuale più come un affronto alla morale pubblica che non come un vero attacco alla dignità individuale.

Il rifiuto di Franca di accettare il matrimonio riparatore provocò ampie discussioni e interventi parlamentari in Italia: nel processo, la difesa di Melodia fallì nel tentativo di dipingere Franca come consenziente. Melodia fu condannato a 11 anni, poi ridotti a 10 in appello. Il caso fu determinante per l'abrogazione dell'articolo 544 nel 1981 e per il riconoscimento del reato di stupro come violazione contro la persona nel 1996.

Franca Viola si sposò nel 1968 con Giuseppe Ruisi, un amico d'infanzia e dal loro matrimonio nacquero due figli. L'8 marzo 2014, Franca fu insignita della medaglia di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Giorgio Napolitano, riconoscendo il suo coraggio e il suo impatto sulla lotta per l'emancipazione femminile in Italia.

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