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Tu sei qui: SezioniPoliticaNomine Fondazione Ravello prima criticate poi condivise: la riflessione di Lelio Della Pietra
Scritto da (Redazione), venerdì 19 giugno 2020 10:02:09
Ultimo aggiornamento venerdì 19 giugno 2020 10:06:49
Riceviamo e pubblichiamo nuova riflessione a firma dell'avvocato Lelio Della Pietra, già consigliere d'indirizzo della Fondazione Ravello, circa l'avvenuta nomina di Alessio Vlad a direttore artistico della Fondazione, seguita dal compiacimento del sindaco Salvatore Di Martino. Segue testo integrale.
Gentile Direttore,
continuo a osservare le vicende della Fondazione Ravello, e continuo a non capire.
Il Maestro Alessio Vlad - le cui competenze e capacità sono ovviamente fuori discussione - è stato Direttore Artistico del Festival dal 2016 al 2018, e in quel periodo il Sindaco Di Martino non perdeva occasione per dolersi della mancata centralità del Comune di Ravello quanto alle scelte della Fondazione.
Alessio Vlad è il Direttore Artistico del prossimo Festival, e per l'avv. Di Martino "ecco la centralità del Comune in Fondazione". Come vede qualcosa non torna!
E neppure torna sul piano delle modalità di designazione (che sicuramente hanno condotto a individuare il profilo più qualificato, ma non è questo il punto).
Riporto l'articolo apparso su queste stesse pagine il 14 febbraio 2016: "una trasparenza piuttosto opaca" è il titolo dell''ultimo manifesto a firma dei due consiglieri comunali di minoranza Salvatore Di Martino e Salvatore Ulisse Di Palma che tornano sull'argomento Fondazione Ravello e sulla nomina del nuovo Segretario generale e di due Direttori artistici «nonostante nella indetta manifestazione di interesse si faceva esplicito riferimento ad un solo Direttore Artistico» denunciano. «Nella qualità di Consiglieri Comunali, da oltre 20 giorni, abbiamo richiesto, sia al Comune che alla Fondazione, di rendere pubblico l'elenco dei nominativi e il curriculum dei partecipanti, nonché gli emolumenti riconosciuti ai direttori artistici ed al segretario generale - spiegano Di Palma e Di Martino. Ad oggi, in barba alla blaterata trasparenza e al chiaro fine di impedire che la collettività avesse conoscenza di tanto e delle modalità con le quali si è proceduto alla scelta delle figure richieste, la nostra istanza è stata colpevolmente e volontariamente disattesa! Sarebbe utile conoscere i costi per i tre nominati, che pare siano di molto superiori a quelli in precedenza sostenuti per le medesime cariche!»
Insomma, la medesima investitura è opaca se fatta da altri, limpida quando da sé sostenuta.
Così come pure c'è compenso e compenso: quello a suo tempo percepito dal maestro Vlad (nel 2018, ad esempio, € 61.905,00 annui, oltre a € 5.000,00 per spese), e quello che oggi lo stesso percepirebbe per otto mesi di lavoro (di € 80.000,00).
Nulla di scandaloso, ovviamente, se non fosse che chi oggi si compiace della designazione, e come Consigliere di Indirizzo ha dato l'assenso alla giusta remunerazione, solo poco tempo fa gridava allo scandalo proprio per la retribuzione del Direttore Artistico Alessio Vlad.
Per non dire del decreto di nomina 17.6.2020, in cui si legge che "in conformità alle competenze delineate dallo Statuto ed in coerenza a quanto previsto dall'Avviso sopra indicato, il Commissario Straordinario ed il Segretario Generale della Fondazione Ravello hanno preso atto delle manifestazioni di interesse pervenute nei termini stabiliti e hanno valutato la pertinenza e coerenza dei relativi profili curriculari [...]", per cui "all'esito dei lavori istruttori svolti nelle sedute del 9, 13 e 19 giugno 2020, è stato individuato, ai fini del conferimento dell'incarico, il profilo riferito al Maestro Alessio Vlad".
Ma se il nome del valente direttore è stato prescelto, dall'avv. Bove e dal dr. Guerra, tra molti candidati e dopo una selezione protrattasi per ben tre sedute (una delle quali postuma, visto che è stata indicata la data del 19 giugno), appaiono a dir poco eccentriche le affermazioni del Sindaco per cui quella nomina - che, lo si ribadisce, è scaturita da un'accurata selezione - sarebbe avvenuta "all'insegna di una forte condivisione tra la Regione Campania e il Comune di Ravello".
In chiare lettere condivisione o bando pubblico?
Per concludere. Un arguto insegnante di zoologia disse ai propri studenti: "non dimenticate mai che le cose dipendono molto dal punto di vista. Immaginate, ad esempio, la classificazione delle specie animali che potrebbe fare una formica: metterebbe da una parte gli animali del tutto inoffensivi e gentili con lei, quali il leone, la tigre, il lupo; e dall'altra, le bestie note per la loro ferocia: il pollo, l'oca, l'anatra e così via".
Anche il punto di vista del Sindaco di Ravello è mutevole, a seconda del fatto che le nomine si guardino dal di fuori o dal di dentro della Sede comunale!
Sempre grato dell'attenzione.
Lelio Della Pietra
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