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Tu sei qui: SezioniLettere al VescovadoL’ultimo primo giorno di scuola
Scritto da (redazione), mercoledì 23 settembre 2020 18:06:45
Ultimo aggiornamento mercoledì 23 settembre 2020 18:06:45
di Lorenzo Imperato*
Tra poche ore varcherò per l'ultima "prima volta" le porte dell'edificio scolastico.
Un'atmosfera surreale accompagnerà il primo giorno del mio ultimo anno.
Non ci sarà la tradizionale corsa per il posto a sedere, non si potrà scegliere il compagno di banco, non si potranno, inoltre, vivere tanti piccoli rituali che solitamente caratterizzano il primo giorno di scuola. In compenso, proveremo una gioia incommensurabile nel ritrovare i nostri compagni e amici dopo tanti mesi passati a distanza, nel chiuso delle nostre case e nella tristezza di un forzato, ancorchè necessario, isolamento.
Nonostante le numerose remore e preoccupazioni che aleggiano su questo anno scolastico, sono convinto che, chi come me si prepara a lasciare il liceo, saprà trovare la giusta dose di ottimismo e di buona volontà per superare quest' ultima e difficile esperienza scolastica.
Il solo pensiero che dovrò lasciarmi alle spalle la porta d'ingresso del "Marini-Gioia" fa affiorare in me tanti ricordi ed un malinconico senso di nostalgia verso le cose passate.
Ricordo ancora il timore che avevo il primo giorno di liceo, consapevole di dover affrontare un'avventura che mi avrebbe cambiato la vita, preoccupato per gli stravolgimenti che quest'avventura avrebbe portato alla mia abitudinaria quotidianità.
Oggi, giunto ormai al termine del percorso, mi rendo conto di quanto quei numerosi e temuti cambiamenti abbiano aiutato la mia crescita, perché solo chi ha il coraggio di cambiare e di confrontarsi con la novità cresce per davvero!
Senza alcun dubbio, in questi cinque anni, la mia vita ha preso un nuovo corso ed il grazie più grande va proprio alla Scuola.
Grazie Scuola, che mi hai accolto da ragazzino adolescente, pieno di sogni, incertezze ed ora, da ragazzo un po' più grande, ma ancora pieno di ansie e di dubbi, mi rendo conto di quanto Tu sia stata preziosa per me.
Grazie per avermi insegnato il valore dell'amicizia, della solidarietà, ma soprattutto quello della speranza, in una società che non spera più.
Grazie per le persone che mi hai fatto conoscere. Storie di vita diverse che si sono intrecciate per merito Tuo.
Grazie per avermi fatto incontrare dei meravigliosi compagni di viaggio, con i quali ho stretto un rapporto fraterno: ora le nostre strade si dividono, nella consapevolezza che i nostri cuori resteranno avvinti dal profondo vincolo affettivo che ci ha uniti per sempre.
Grazie ai docenti che mi hanno accompagnato nel cammino, uomini e donne straordinari, con i quali ho condiviso numerosi momenti di gioia.
Un particolare grazie ai docenti che mi hanno sostenuto lungo il faticoso anno scolastico scorso, forse il più difficile dal dopoguerra ad oggi, ed ora, per vari motivi, non condividono con noi la gioia dell'ultima campanella.
A questi ultimi devo davvero molto, soprattutto a coloro che, nonostante il poco tempo trascorso insieme, con i loro preziosi insegnamenti di vita, mi hanno reso diverso, forse migliore....
Grazie, per avermi fatto comprendere l'intima virtù dell'Insegnamento, che è distribuzione generosa di "sapere e cultura" al solo scopo di renderci uomini liberi.
Spero che il rapporto che mi ha unito a questi docenti, non scompaia con la lontananza fisica ma sopravviva nel perenne ricordo dei momenti vissuti insieme.
Un augurio speciale a chi domani, per la prima volta, varcherà le porte del nostro liceo "Marini-Gioia".
Possano lasciarsi educare e trasformare dagli insegnamenti che la scuola offrirà loro.
Auguri a noi, allievi del "Marini-Gioia" in questo anno particolare, affinchè possiamo riscoprire l'essenza della Scuola: madre severa e premurosa, dolce ma rigorosa, sempre attenta ai bisogni dei suoi studenti.
Auguri a tutti, che sia un anno scolastico ricco di vera felicità!
* studente Liceo Classico "Marini-Gioia" Amalfi
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