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Tu sei qui: SezioniEventi & SpettacoliRavello, l'omaggio a Ennio Morricone riscopre la magia della Città della Musica [FOTO-VIDEO]
Scritto da (Redazione), domenica 26 luglio 2020 11:48:31
Ultimo aggiornamento domenica 26 luglio 2020 17:05:25
Una serata magica quella vissuta ieri a Ravello in occasione del concerto inaugurale della 68esima edizione del festival musicale. Gli amanti della grande musica e della bellezza non hanno resistito al richiamo unico della città che ospitava, per la "prima", Andrea Morricone, che sul palco sospeso del Belvedere di Villa Rufolo ha diretto l'Orchestra Roma Sinfonietta ripercorrendo una selezione di brani scritti da suo padre, il leggendario compositore Ennio Morricone, scomparso in questo mese di luglio ma la cui presenza, immortale, ieri era quasi palpabile nelle melodie uniche e inconfondibili che ha donato al mondo del cinema. In tribuna il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che prima dell'inizio del concerto ha omaggiato il direttore d'orchestra di una preziosa litografia della Costiera Amalfitana, quale segno tangibile della riconoscenza a suo padre, genio della musica mondiale.
C'era una volta a Ravello, verrebbe da dire, come per iniziare il racconto di una serata da favola che ha ripercorso, in un crescendo di emozioni, alcune delle più celebri colonne sonore del compianto artista: da "Mission" a "Nuovo Cinema Paradiso". Particolarmente emozionante, a metà del concerto, il momento in cui nei giardini di Villa Rufolo hanno riecheggiato le parole di Primo Levi attraverso la voce possente e tonante dell'attore Mariano Rigillo, a sottolineare un impegno civile che ha sempre contraddistinto l'azione artistica di un compositore celebre per il cinema, come Ennio Morricone, dotato di straordinaria sensibilità.
L'applauso finale, a scena aperta, ha richiesto il bis con Morricone ritornato sul palco: ed ecco il tema di Deborah risuonare ancora, quelle note che ormai fanno parte della nostra anima disperdersi nel cielo stellato. Quella melodia ha vibrato ancora dalla collina fino alle onde del mare della Divina su cui il palco era sospeso. Uno spettacolo unico, commovente ed esaltante al tempo stesso.
Il concerto è stato trasmesso in diretta su un ledwall posizionato in piazza Vescovado, offrendo anche a coloro che non sono riusciti ad aggiudicarsi una seduta a Villa Rufolo (ridottissimo il numero dei posti a sedere, soltanto 200, a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria), di assistere allo spettacolo. I tavoli dei bar hanno occupato l'intera superficie, trasformando la piazza in un elegante salotto. Ravello riparte dalla musica, dalla sua storia, indossando l'abito più bello.
Buona la prima - è il caso di dire - di un programma di tutto rispetto immaginato dal direttore artistico Alessio Vlad in piena emergenza e in tempi ristrettissimi.
Gli applausi finali - ci si attendeva il secondo bis - sono stati riservati anche alla macchina organizzativa del festival diretta dal commissario straordinario della Fondazione Ravello Almerina Bove: a lei i meriti di aver compito un vero e proprio miracolo grazie anche alla ritrovata sinergia col Comune di Ravello. Soddisfatto il sindaco Salvatore Di Martino che al termine si è intrattenuto con De Luca, la Bove, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, il Prefetto di Salerno Francesco Russo, il comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno, il colonnello Gianluca Trombetti, al ristorante dell'hotel Parsifal.
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