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Tu sei qui: SezioniCultura & Territorio"Vivere Sopra", nel primo saggio di Nicoletta Busetti il cambiamento come via d'uscita e di rinascita
Scritto da (redazionelda), lunedì 9 novembre 2020 14:06:17
Ultimo aggiornamento lunedì 21 giugno 2021 11:39:05
Per lei il lockdown, la chiusura forzata che tutti noi abbiamo vissuto tra marzo e giugno, si è rivelata un'occasione per fermarsi e riflettere. E trovare il coraggio di mettere nero su bianco, emozioni, dolori, speranze e nuove prospettive.
Nicoletta M. Busetti (classe 1987), bergamasca d'origine, è una riflessologa plantare con la passione per la scrittura e la comunicazione che le appartiene da sempre. "Vivere sopra" è il suo primo saggio ma non il suo primo approccio alla pubblicazione. Settanta pagine di carattere introspettivo e autobiografico divenuto uno strumento terapeutico per guarirsi e guarire, per guardarsi dentro e farsi guardare, senza censure, senza paure. È lo stesso titolo a suggerirlo: sopravvivere, parola che viene scomposta dall'autrice per dare vita a una nuova prospettiva, questa volta con un'accezione positiva: "Vivere sopra".
Una narrazione sincera, come sinceri sono gli occhi azzurri dell'autrice, nata e cresciuta a Calcinate, piccolo paesino della provincia bergamasca, ora affermata riflessologa attiva tra Bergamo e Milano. Grossa parte del saggio è stato scritto durante il lockdown ma anche durante le sue sortite in Costiera Amalfitana, in particolare nell'amata Ravello, luogo d'ispirazione, meta d'affetti, nonché scenario di alcuni passaggi del suo lavoro.
La Busetti è convinta che cambiare le prospettive, in meglio, alleggerirsi e alleggerire, è possibile. È un impegno, è un dovere. La famiglia, i percorsi, le scelte personali, la professione, l'amore. Tutto deve essere vissuto fino in fondo. Nel bene e nel male, fino a sopravvivere alla vita e a noi stessi. Ma è proprio lì che dobbiamo intervenire, che l'autrice interviene. Scardinando la prospettiva, cambiando l'intera visione delle cose. In positivo. Perché così facendo non abbiamo niente da perdere e tutto da vincere.
Nel saggio una storia d'amore. Rebecca figura solida ed emancipata, una chiave che apre porte nuove e con esse nuove consapevolezze. L'amore maturo, quello che ti trasforma, che ti rende adulto. L'amore fa morire, l'amore fa guarire.
Nel saggio la storia d'amore. Carlotta è un'affinità elettiva, è un ritrovato cuore. Carlotta fa ardere e consumare. Ma un fuoco non si può spegnere. La vita dopo tanto amore, dopo tanto dolore, deve scorrere. Deve tornare. Vivendo sopra. «Il cambiamento fa paura, destabilizza, ma non è forse questo il bello della vita?» Nicoletta lo fa e invita il lettore a farlo, qualsiasi sia il prezzo da pagare. Scrittura intelligente, vivace, mai banale. L'autrice racconta di sé, ma in lei ci rivediamo, con lei viviamo e siamo vivi. Un saggio autentico, intimo, a tratti poetico ma mai staccato dalla realtà. Quella realtà che a volte soffoca e che a volte ci eleva. Un viaggio interiore che appartiene all'autrice e forse un po' anche ai suoi lettori.
"Vivere Sopra", che nella prossima primavera verrà presentato anche a Ravello, è acquistabile su Kindle e Amazon.it.
"Saremmo state invincibili, ma a volte il tempo non aiuta, il tempo è beffardo. Vivi di brividi e carezze, ritrova la bellezza nel pianto di gioia. Ti auguro Parigi, una panchina a Places Des Vosges, con un buon libro in mano. E se mai avrai momenti di sconforto, riprendi in mano queste quattro sciocche righe, perché qualcuno, in un tempo lontano ed indefinito, ti ha amato come ha potuto. Racimola il cuore e prepariamoci alla nuova stagione dell'amore." (Vivere Sopra).
Nicoletta Maria Busetti, classe 1987, nasce e cresce a Calcinate, un piccolo paesino della provincia bergamasca. Sin da giovanissima, a 15 anni, crea un proprio blog, un diario virtuale, evidenziando capacità comunicative e sentimenti profondi.
Promettente giocatrice di pallavolo, milita in diverse formazioni lombarde, sfiorando le serie professionistiche.
Si laurea in Scienze Motorie e pratica con successo la professione di riflessologa plantare tra Bergamo e Milano. E' amante dei viaggi e delle letture d'autore. Questo è il suo primo saggio di carattere introspettivo.
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