Tu sei qui: PoliticaUn nuovo impianto fognario per Cetara, De Luca: «Questo significa implementare l’economia del mare» [VIDEO]
Inserito da (redazionelda), venerdì 23 febbraio 2018 17:08:56
«La Costiera è già un gioiello di valore mondiale e stiamo lavorando per affrontare in maniera definitiva uno dei problemi che hanno tormentato queste zone: quello della depurazione delle acque, avere un mare balneabile fra Costiera Sorrentina e Amalfitana, significa implementare in maniera decisiva l'economia del mare». Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca stamani a Cetara nel corso della conferenza di presentazione dei lavori della nuova rete fognaria di Cetara.
«Abbiamo avviato qualche mese fa un depuratore a Ravello (Scala e Atrani ndr), adesso parte l'impianto per Cetara. Collegheremo tutto con l'impianto di depurazione di Salerno, come stiamo facendo sul Litorale Domitio a Caserta» ha poi aggiunto davanti al sindaco di Cetara Fortunato Della Monica, all'assessore regionale all'Ambiente Fulvio Bonavitacola, al presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora e a una folta platea formata da amministratori della Costiera, giornalisti e cittadini.
De Luca ha inoltre affermato che «affrontare i problemi dell'ambiente, risolverli in maniera definitiva, è il modo migliore per proteggere questi territori e incrementare l'economia del mare. I progetti dei corpi idrici superficiali li abbiamo ripresi in tutto il territorio regionale. Dal Cilento all'alto casertano, alle aree interne all'Irpinia, davvero un lavoro gigantesco. Alla fine arriveremo all'obiettivo: avere un mare pulito e balneabile sempre, evitare sversamenti abusivi di liquami nei terreni agricoli e nelle falde acquifere».
È una questione atavica quella della depurazione a Cetara. Fin dalla fine degli anni Novanta era stato previsto un impianto per il convogliamento acque reflue del piccolo comune costiero anche con lo svolgimento di una gara e la selezione di un'impresa (l'IMPEC Spa) che non aveva mai potuto dare luogo all'intervento a causa della mancata individuazione dell'area in cui realizzare l'opera, in considerazione delle peculiarità territoriali del comune di Cetara.
Nel 2012, con delibera di Giunta Regionale della Campania numero 400 del 31/7/2012 veniva approvato il "Grande progetto Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno" con uno schema di protocollo d'intesa che affidava alla provincia di Salerno, quale stazione appaltante, circa 90 milioni di euro, per Costiera e Cilento, e le procedure per la realizzazione degli interventi. Fra questi era previsto, tra gli altri, un finanziamento di 2,5 milioni di euro destinato ad un intervento per Cetara.
Un impianto ubicato all'interno di un ampio manufatto che avrebbe occupato gran parte del secondo piazzale del molo di sottoflutto del porto di Cetara; un intervento che il sindaco dell'epoca, Secondo Squizzato, fece subito notare non essere conforme alla normativa urbanistica ed ambientale vigente e, pertanto, non realizzabile. D'intesa con il gestore del servizio idrico integrato Ausino Spa, che dal 2000 era il soggetto a cui il Comune aveva trasferito definitivamente il servizio idrico, si puntò a una soluzione alternativa, ritenuta invece fattibile e compatibile con l'importo del finanziamento, che altrimenti sarebbe stato anche insufficiente. Un collettamento dei reflui a mezzo di condotta sottomarina all'impianto di Vietri sul Mare che, nel frattempo, era in fase di adeguamento per essere collegato a quello di Salerno. Si susseguirono numerose riunioni ai vari tavoli convocati presso la provincia per dimostrare, attraverso un'accurata progettazione eseguita dall'Ausino, la validità dell'idea.
Dopo oltre un anno il progetto venne accolto ed incluso nel comparto 6 d'intervento che prevedeva gli impianti comprensoriali di Maiori-Minori, Tramonti e Cetara. Nel luglio del 2014 l'amministrazione comunale di Cetara approvò il progetto definitivo dell'intervento, inviando tutti gli elaborati all'Amministrazione Provinciale per l'espletamento delle procedure, così da indire la gara di appalto. Trascorsero poi mesi e si chiarì che la natura dell'intervento non richiedeva il ricorso a valutazioni di VIA e VAS come dimostrato negli allegati progettuali, in linea con quanto desumibile dalla normativa di riferimento e come confermato dalla stessa Regione con apposita comunicazione. Trascorse l'intero 2015 senza nessun avanzamento delle procedure mentre il comune di Cetara continuava a sollecitare l'avvio della gara per la realizzazione dell'intervento. Nel gennaio del 2016 la Provincia comunicò che non vi erano altri adempimenti a carico del Comune ma che in considerazione della scadenza dei fondi (2007 - 2013) della vecchia programmazione, l'intervento sarebbe stato spostato sulla nuova programmazione 2014/20. La comunicazione si chiudeva con la perentoria affermazione: "impossibile avere certezza assoluta che l'intervento in argomento sia definitivamente eseguito".
Il 2 maggio 2016, unitamente ad altri impianti in Costiera amalfitana, venne eseguito il sequestro dell'impianto di pre-trattamento dei reflui urbani di Cetara con nomina del custode giudiziario nella persona del professor Paolo Massarotti.
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