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Tu sei qui: SezioniAttualitàStagionali domenica in piazza ad Amalfi: «Crisi e indifferenza rischiano di divorare economia e società»
Scritto da (Redazione), giovedì 28 maggio 2020 12:39:05
Ultimo aggiornamento sabato 30 maggio 2020 09:04:19
I lavoratori stagionali della Costa d'Amalfi si preparano a scendere in piazza per la manifestazione indetta domenica 31 maggio alle 10 e 30. Cambia la location: non più piazza Duomo ma piazza Municipio, per ragioni organizzative collegate alla sicurezza.
Ma comunque saranno tanti i lavori dei diversi comuni pronti a far sentire la propria voce per difendere i propri diritti in questo memento difficile per chiunque. Nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve rimanere escluso; il rischio è che la crisi e l'indifferenza divorino, dopo l'economia, anche il tessuto sociale con conseguenze catastrofiche per la nostra terra a cui difficilmente si potrà poi trovare rimedio.
In una nota trasmessa alla nostra redazione, i delegati dell'ANLS (Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali) della Costiera spiegano: «La nostra bellissima terra, per fortuna solo sfiorata dalla tragedia umana che ha colpito altre zone d'Italia, piange una vittima illustre: il lavoro. Eravamo consapevoli che si sarebbe aperta una stagione turistica difficile per tutti; non eravamo preparati abbastanza, invece, a perdere la Dignità. In questi mesi di proclami e decreti, promesse e parole, sono aumentate rabbia ed incertezza: tantissimi i lavoratori del turismo rimasti senza lavoro, con i 600 euro previsti dal Governo per marzo ed aprile e (forse) dei 300 della Regione Campania... poi, chissà; altrettanto numerosi quelli che invece, oltre al danno della perdita del lavoro, sono stati completamente tagliati fuori da qualsiasi forma di sussidio: commessi, Ncc, autisti di bus ecc. che, risultando a tempo determinato per la stagione aprile-ottobre, non esistono né per lo Stato né per la Regione Campania né per le Amministrazioni locali. Per tutti, ad oggi, la Naspi (già dimezzata dal 2015) con cui sopravvivere durante l'inverno è soltanto un miraggio. Una moltitudine di "invisibili" a cui abbiamo deciso di ridare voce e dignità. Il concetto di stagionalità non può e non deve essere legato a una lettera sul contratto o al codice di un'azienda ma alla ciclicità della prestazione del lavoratore. La nostra, purtroppo, è una terra "a tempo determinato" (la "destagionalizzazione" resta solo una parola vuota) e non per colpa di chi ci lavora! La Costiera non è solo una cartolina da spot elettorale ma un luogo che ha fatto dell'accoglienza la sua vocazione principale, per cui non esistono lavoratori di serie a e lavoratori di serie b ma persone, con pari diritti e pari dignità. La guerra tra poveri che si vuole scatenare avrà come unica conseguenza quella di speculare, ancor di più, sul poco lavoro che resta in una stagione ormai compromessa».
«Da mesi siamo in contatto col governo nazionale e quella regionale per provare a sistemare gli errori presenti nei vari decreti - spiega Giovanni Cafagna, presidente dell'ANLS - ma le nostre istanze di revisione dei criteri per l'erogazione dei bonus sono state accolte solo in parte, lasciando fuori da ogni tutela migliaia di persone».
«Non assistenzialismo ma risposte, e un'assunzione di responsabilità a lungo termine sul futuro del Lavoro in Costiera, pensato senza precarizzazione e con uguali diritti per tutti» suggerisce Marcelo Amendola, segretario nazionale CUB «che non può prescindere da una modifica radicale della Naspi, attualmente insufficiente ad offrire garanzie economiche e di tenuta sociale».
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