Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Tu sei qui: SezioniAttualitàDe Masi rispolvera "Lo Spirito di Ravello": codice di comportamento e autodisciplina da estendere alla Costiera
Scritto da (Redazione), mercoledì 17 luglio 2019 08:36:15
Ultimo aggiornamento mercoledì 17 luglio 2019 10:47:02
Riceviamo e volentieri pubblichiamo lettera a firma del sociologo Domenico De Masi - in questi giorni a Ravello per le sue consuete vacanze estive - che, in questo momento di smarrimento identitario della Città della Musica e su sollecitazione di Raffaele Ferraioli, rispolvera il famoso "Spirito di Ravello", una sorta di "codice etico" del buon cittadino da estendere a tutti i dodici comuni della Costiera. E questo giornale che da sempre condivide ogni punto del decalogo (è alla base della nostra attività quotidiana) non può far altro che diffonderlo ulterioremente. Segue nota integrale a firma di De Masi.
Caro Direttore,
la ringrazio per la pubblicità data a una mia recente intervista al "Corriere del Mezzogiorno" e ringrazio Raffaele Ferraioli per le cortesi parole di stima nei miei confronti.
Il fatto che molti cittadini della Costiera si rendano conto dell'involgarimento in atto nel loro ineguagliabile territorio e invochino iniziative per invertire la tendenza, attesta quanto sia qui diffusa la sensibilità verso la bellezza, la saggezza e la convivialità.
Ferraioli giustamente sottolinea l'esigenza di concretezza e di organizzazione. Addita inoltre, sulla scorta di quanto hanno fatto a Rimini, e come esempio da imitare, la condivisione di un codice di comportamento e di autodisciplina, che faccia da prezioso vademecum per gli operatori, i cittadini e gli ospiti della Costiera.
Forse, però, la Costiera ha preceduto Rimini. Nel 1993 il sindaco Salvatore Di Martino mi nominò "assessore esterno all'estetica" del Comune di Ravello e, con un gruppo di giovani compaesani, stilammo proprio un decalogo che, fino al 2010, fu distribuito sotto forma di volantino, in italiano e in inglese, a tutti i visitatori del paese e a tutti gli spettatori del Festival. Era intitolato "Lo spirito di Ravello", ma era pensato come "Lo spirito della Costiera", e come tale potrebbe essere ripreso oggi dai dodici Comuni, con le eventuali modifiche che essi propongono. Ne riporto qui di seguito il testo, sostituendo la parola "Ravello" con "Costiera" e la parola "ravellesi" con "abitanti della Costiera". Ringrazio "Il Vescovado" per la sua pubblicazione e spero che questo meritevole organo di stampa locale se ne faccia promotore.
Lo Spirito della Costiera risiede in una perfetta, delicatissima combinazione di bellezze naturali, memorie storiche e modelli culturali, che consentono una rara qualità della vita, fatta di quiete, crescita interiore, partecipazione al bello, intenso calore affettivo. I cittadini della Costiera hanno il privilegio di avere ricevuto in dono tutto questo, ma hanno il merito di averlo ben coltivato nel corso dei secoli per consegnarlo come patrimonio prezioso al resto dell'umanità e alle future generazioni.
Affinché, dunque, lo Spirito della Costiera si perpetui e si diffonda, affinché ciascuno restituisca alla Costiera almeno una parte della gioia che ne riceve, sia coloro che stabilmente vi risiedono, sia coloro che episodicamente vi soggiornano, sono lieti di assumere, nelle loro semplici azioni quotidiane, tutti quei piccoli e gioiosi impegni necessari per:
>Leggi anche:
De Masi al CorMez: «Ravello si è involgarita tra video hot e matrimoni»
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l’informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
Per dispositivi Windows |
![]() |
![]() |
![]() |
rank:
Il DAQ (Distretto Agroalimentare di Qualità) Limone Costa d'Amalfi IGP prosegue il suo percorso verso il riconoscimento. Dopo la positiva presenza affluenza registratasi nella giornata di ieri sera al Palazzo Mezzacapo di Maiori in occasione del primo incontro illustrativo che ha visto la partecipazione...
Il professor Daniele Novara, tra i più celebri pedagogisti italiani, sabato scorso a Tramonti ha convalidato con convinzione il "Modello Gea", in occasione dei trent'anni della fondazione della Cooperativa Sociale nata proprio in Costiera Amalfitana nel 1989. Un connubio di professionalità e buon gusto...
di Umberto Belpedio Atrani è uno dei più piccoli comuni d'Italia se non il più piccolo. La sua grandezza sta tutta nel fascino di una bellezza paesaggistica straordinaria che ne fa il borgo tra i più ammirati. È un autentico gioiello della costiera amalfitana e in particolare di un comune che mette in...
A seguito del tavolo operativo, tenutosi a Minori lo scorso 27 novembre, a cui hanno partecipato il Comitato Promotore dei Distretti Rurali e di Filiera delle aree interne e protette, rappresentato da Anna Pina Arcaro, il presidente del Consorzio di Tutela Limone Costa d'Amalfi IGP Angelo Amato, l'Organizzazione...
"Atrani è ‘nu prisepio" è il titolo di una delle poesie del celebre poeta dialettale e cantore delle tradizioni della Costa d'Amalfi, Enzo Del Pizzo, contenute nella raccolta"A ttiempo perzo"(edizioni Terra del Sole). Il testo, che proponiamo ai nostri lettori, descrive il piccolo borgo di Atrani, il...