Tu sei qui: AttualitàSalerno, il Prefetto convoca le parti su richiesta dei sindacati. FIT-CISL: «Subito misure vincolanti per tutelare i lavoratori esposti al sole»
Inserito da (Admin), venerdì 4 luglio 2025 19:39:29
Il caldo estremo non è più un’emergenza temporanea ma una minaccia concreta e costante alla salute dei lavoratori. Ne è consapevole la Prefettura di Salerno, che ha convocato per lunedì 7 luglio 2025, alle ore 10.30, un incontro urgente per affrontare il tema della tutela della salute nei luoghi di lavoro durante i mesi estivi.
Alla riunione, convocata a seguito delle sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, parteciperanno rappresentanti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell’INAIL, dell’ASL di Salerno, delle sigle sindacali (tra cui CGIL, CISL, UIL, UGL, FAISA CISAL) e la Questura di Salerno.
Nel frattempo, non si è fatta attendere la posizione della Segreteria Provinciale della FIT-CISL, che in una nota ufficiale ha espresso «la più profonda preoccupazione per l’ennesima estate segnata da temperature estreme che mettono a rischio la salute e la vita stessa di chi lavora».
Il segretario provinciale Diego Corace ha definito urgente e non più rinviabile l’adozione di misure strutturali e vincolanti in linea con il Protocollo Caldo 2025, sottoscritto a livello nazionale dal Ministero del Lavoro e recepito a livello regionale con specifiche ordinanze firmate dal presidente Vincenzo De Luca.
Sotto osservazione soprattutto le condizioni dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, in particolare quelli impegnati nei capolinea, nella vendita di biglietti o in attività prolungate all’aperto. «È inaccettabile che nel 2025 - si legge nella nota – si continui a ignorare il rischio concreto di stress termico, colpi di calore e infortuni gravi, come purtroppo dimostrano i tragici eventi degli ultimi anni».
La FIT-CISL ricorda che, secondo l’articolo 28 del D.Lgs. 81/2008, i datori di lavoro sono obbligati a valutare tutti i rischi, compresi quelli derivanti da fattori microclimatici. Il Protocollo Caldo 2025 prevede, inoltre, riorganizzazione dei turni, adeguamento dei DPI, sorveglianza sanitaria e pause con accesso a ristori nelle ore più calde.
«Chiediamo al Prefetto – conclude Corace – di farsi promotore di un tavolo permanente con le istituzioni, le aziende e le organizzazioni sindacali per garantire l’applicazione delle misure previste, anche tramite ordinanze territoriali che vietino il lavoro all’aperto nelle ore di massima esposizione solare».
Un appello chiaro che chiama in causa anche le segreterie confederali e le istituzioni competenti, in nome di una battaglia che la FIT-CISL definisce «di civiltà». Perché non è più tollerabile che il cambiamento climatico venga affrontato con inerzia, mentre i lavoratori continuano a pagare con la salute – e talvolta con la vita – l’assenza di prevenzione.
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