Tu sei qui: Storia e StorieRavello, quel pranzo a San Martino con Giorgio Napolitano
Inserito da Achille Benigno (redazionelda), mercoledì 14 gennaio 2015 13:20:53
di Achille Benigno (del 15/12/2011) - In questi giorni ho preferito mettere a posto libri, giornali ed altre cose nello studio di casa per far contenta mia moglie a tenere in ordine la scrivania e la piccola biblioteca.
Per caso ho aperto il libro "Appuntamenti di fine secolo" che mi fu regalato dal vescovo emerito di Caserta Mons. Nogaro, e con somma meraviglia ho trovato un biglietto, scritto di suo pugno dal mio defunto genitore, che racconta di evento che desidero far conoscere ai lettori del Vescovado.
Estate 1976. L'On. Giorgio Napolitano e la consorte, la signora Clio, sono ospiti di mio zio, On. Giuseppe Avolio, in occasione del compleanno della moglie, zia Elisa.
Lo scritto parla di una giornata gioiosa, trascorsa presso l'abitazione di via San Martino, a Ravello, con un galantuomo che vantava le bellezze di Ravello e discuteva dei compiti specifici del Corpo Forestale dello Stato, di cui mio padre Carlo era dipendente. Tra i commensali vi era anche un giovanissimo Secondo Amalfitano, anch'egli nipote dell'onorevole Avolio, consigliere comunale di Ravello da un solo anno.
E poi le lodi a quel pranzo a base di pesce fresco, offerto dall' On.Tommaso Biamonte, amico di entrambi...Beh, la semplice e breve cronaca di una giornata trascorsa in allegria con colui il quale sarebbe diventato il presidente della Repubblica Italiana. Possono apparire ricordi insignificanti e di altri tempi, ma la mia simpatia per il Presidente Napolitano si è rafforzata dalla lettura di questo foglio ingiallito trovato per caso, testimone di come la nostra Ravello sia meta prediletta dei più.
Giorgio Napolitano sarebbe tornato a Ravello qualche anno più tardi, nell'estate del 1993 quando, da Presidente della Camera dei Deputati, fu ascritto dalla giunta comunale di allora nel libro degli ospiti illustri della Città della Musica.
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