Salute e BenessereSperanza nella lotta al cancro: studio italiano trova un “vaccino” che può istruire il sistema immunitario

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Speranza nella lotta al cancro: studio italiano trova un “vaccino” che può istruire il sistema immunitario

Uno studio italiano ha scoperto la possibilità di indurre una risposta immunitaria contro il tumore e migliorare l'efficacia dei farmaci immunoterapici.

Inserito da (Redazione ), venerdì 12 agosto 2022 11:46:14

Importante elemento si aggiunge alla conoscenza del cancro e di come il sistema immunitario possa combatterlo.

Come riportato da Ansa, uno studio italiano ha scoperto la possibilità di indurre una risposta immunitaria contro il tumore e migliorare l'efficacia dei farmaci immunoterapici, grazie all'utilizzo di un vaccino che sfrutta un virus per istruire il sistema immunitario a riconoscere le cellule tumorali.

Sono queste le potenzialità del vaccino anticancro, opera di ricercatori italiani. Le sue caratteristiche sono state illustrate su Science Translational Medicine da ricercatori del laboratorio Armenise-Harvard di immunoregolazione presso l'Italian Institute for Genomic Medicine (Iigm) e della biotech italo-svizzera Nouscom.

"Il vaccino usa un adenovirus di gorilla reso innocuo- riferisce a Skytg24 Luigia Pace, direttrice del laboratorio di immunoregolazione Armenise-Harvard- e viene utilizzato insieme ad un farmaco immunoterapico. L'azione è duplice: da un lato il farmaco immunoterapico elimina la proteina Pd1 che fa da freno e impedisce al sistema immunitario di attivarsi; dall'altro il vaccino, attraverso l'adenovirus, trasporta le molecole mutate del tumore di un determinato paziente. In questo modo il sistema immunitario può attivarsi contro quelle particolari molecole mutate riconoscendole ed uccidendole. È quindi anche un vaccino personalizzato, perché parte dalla mutazione del particolare tumore di un paziente". "Questo vaccino - continua Pace - genera anche una memoria nel sistema immunitario che, dunque, impedirà il formarsi di metastasi perché continuerà a riconoscere e uccidere quelle cellule tumorali anche a distanza di tempo. In tal modo si tratta anche di un vaccino preventivo contro le recidive".

Lo studio clinico che ha visto come oggetto questo prodotto, ha coinvolto 12 pazienti affetti da un sottotipo di tumore del colon (definito con instabilità dei microsatelliti) in fase metastatica. I pazienti, oltre al vaccino, hanno ricevuto un farmaco immunoterapico appartenente alla famiglia degli inibitori dei checkpoint immunitari e per la maggior parte hanno risposto al trattamento. Per alcuni il prodotto ha avuto effetto per circa due anni.

"Considerato che la tecnica per realizzare questi vaccini è decisamente collaudata e che i dati ottenuti nella prima sperimentazione clinica sono molto promettenti, si prospetta la concreta possibilità di creare nuovi vaccini efficaci contro molti altri tipi di cancro", riporta la direttrice ad ANSA.

 

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