Tu sei qui: Salute e BenessereNuove tariffe sanitarie e sociosanitarie in Campania, l’allarme delle associazioni di categoria
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 20 dicembre 2024 08:54:45
"Non possiamo accettare che la salute venga trattata come una spesa sacrificabile. Questo approccio mina i diritti dei cittadini più fragili e compromette la sostenibilità del sistema sociosanitario." Con queste parole, le principali associazioni di categoria della sanità privata accreditata in Campania hanno commentato la proposta tariffaria avanzata dalla Regione Campania durante l'incontro del 9 dicembre presso il Centro Direzionale di Napoli.
La Regione ha proposto un aggiornamento delle tariffe giudicato "mortificante" dalle associazioni. "Dopo un anno di lavoro con i dirigenti regionali e i tecnici di KPMG Advisory, ci aspettavamo un risultato diverso", spiegano i rappresentanti. "Avevamo concordato un indice di incremento delle tariffe, ma ci è stato presentato un adeguamento irrisorio che non tiene conto dei costi crescenti del settore."
Tra le criticità evidenziate, il rischio di una revisione tariffaria "a invarianza dei tetti di spesa". Secondo le associazioni, ciò porterebbe "non solo a un'inadeguata remunerazione dei servizi resi, ma anche a una riduzione del numero delle prestazioni disponibili, in contrasto con le normative sullo smaltimento delle liste d'attesa."
"Questa manovra non è solo un attacco alle strutture, ma alle persone che serviamo ogni giorno", sottolineano i firmatari. "Disabili, anziani, pazienti con problemi di salute mentale e non autosufficienti: queste sono le categorie che subiranno le conseguenze più gravi."
Il contesto è aggravato dall'aumento generalizzato del costo della vita e dai recenti incrementi previsti dai contratti collettivi nazionali del lavoro. "Le strutture accreditate non possono sostenere alti standard qualitativi senza un adeguato finanziamento", dichiarano le associazioni. "La Regione ci chiede di rispettare requisiti sempre più onerosi, ma rifiuta di remunerarli in modo adeguato. È una situazione insostenibile."
Le associazioni richiamano anche l'importanza di rispettare i principi sanciti dalla Corte Costituzionale. "Le sentenze n. 62/2020 e n. 195/2024 ribadiscono che i servizi sanitari fondamentali non possono essere condizionati da esigenze finanziarie. Eppure, qui si sta andando esattamente nella direzione opposta."
"Se non ci saranno interventi immediati, le conseguenze saranno drammatiche", avvertono. "La qualità delle cure si abbasserà, i tempi di attesa aumenteranno, e molte strutture saranno costrette a chiudere. Questo significherà non solo un peggioramento per i pazienti, ma anche la perdita di posti di lavoro per migliaia di operatori."
Le associazioni dichiarano lo stato di crisi per le strutture riabilitative e sociosanitarie e preannunciano azioni concrete. "Siamo pronti a contestare lo sleale comportamento della Regione in ogni sede opportuna. La salute non è un lusso, è un diritto."
Tra i firmatari figurano AIAS, Aiop Campania, Anffas Campania, Confapi, Confindustria Napoli e molte altre realtà di rilievo. "La nostra battaglia è per i cittadini della Campania, perché nessuno venga lasciato indietro."
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