Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Tu sei qui: RubricheProtagonisti“La bellezza ci salva ogni giorno": per la lookmaker Francesca Ragone non ci sono manuali
Scritto da (Redazione), lunedì 4 novembre 2019 10:12:37
Ultimo aggiornamento lunedì 4 novembre 2019 13:08:53
di Sabrina Sica
Un paio di scarpe di un colore che non passa facilmente inosservato, fucsia con glitter ad avvolgerle. Tacco 12. Tanti ricci, folti e pieni. Sorriso inconfondibile, porto sicuro di dolcezza: Francesca Ragone, in arte "Beyouty", è così, terribilmente sofisticata. Anima complicata e rara. Sguardo pieno, valorizzato da quel mascara scelto con cura tra i tanti che riempiono la sua valigia di bellezza.
Ma è a piedi nudi che i suoi pensieri vengono giù veloci, gli splendidi tacchi in un angolo e a gambe incrociate nel suo regno di bellezza è un fiume in piena di sogni e nuovi desideri: "Ho scelto questo lavoro perché sentivo l'esigenza di respirare bellezza, la bellezza ti salva ogni giorno anche se a volte non ce ne rendiamo conto". Sguardo riflesso in quello specchio rosa, nemmeno a dirlo, dove ogni cosa trova la prospettiva giusta da cui partire: nessun filtro, solo emozioni a raccontare il suo percorso e quella missione di bellezza e verità per un dono d'amore infinito che si rinnova e fa sorridere il cuore. Nelle sue mani l'amore, per quel mestiere che l'ha fatta rinascere.
Quel mestiere che la vede oggi in viaggio tra le emozioni e i desideri di bellezza delle sue bride, a sgomitare per un concetto che esprima la perfezione del poter essere sé stessi sempre: in ogni spazio, in tutti i tempi per "piacerti, come sei". Beyouty è il suo posto nel mondo, anche oggi che Milano, New York e Parigi la vedono protagonista insieme alla sua arte sulle passerelle di moda più importanti al mondo. "Qui tutto parla di me - ha raccontato -. È il mio rifugio, e allo stesso tempo quel luogo da cui scappare. Queste mura contengono un sacco di confidenze e emozioni, resta tutto nell'aria. Se ti concentri un attimo puoi sentire ogni cosa". Raccontare Francesca e quel mondo che è riuscita a costruire nel tempo, è disegnare un quadro di colori. È concentrare istanti, parole, profumi, storie. "Ascoltare le storie delle persone e interpretare i loro desideri più nascosti è quell'atto di fiducia che mi cambia e mi migliora - ha continuato -. È uno scambio d'amore, una promessa, un qualcosa che mi carica di responsabilità e mi riempie la vita al tempo stesso. Quando lavoro con persone che non conosco si crea una magia pazzesca, le spose scelgono di affidarsi a me pur non conoscendomi e riuscire ad esaltare quella luce che vedo per la prima volta nei loro occhi è qualcosa di realmente magico - ha spiegato -. Sento la loro anima, la tocco e interpreto le loro emozioni perché è lì che è nascosta la vera bellezza, quella che non ha bisogno di trasformazioni e effetti artefatti". Perché la bellezza di Francesca è nella sua anima, nella semplicità delle sue fragilità. Romantica sognatrice, curiosa e vulcanica. Pronta a inventarsi e reinventarsi, pronta a credere ogni giorno più forte in quei sogni di felicità e amore. In quei sogni che parlano di bellezza e la raccontano. "Fortunatamente qualche anno fa sono riuscita a dire a me stessa che la vita che mi stavo costruendo addosso non faceva altro che spegnermi, giorno dopo giorno. Ho messo via quel tailleur nero, quei sorrisi spenti e quella piastra che altro non faceva che stressare i miei ricci ed eccomi qua".
Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, l'esperienza in un'azienda di marketing e quella carriera perfetta ma per niente felice: "Mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo, i successi erano in continua crescita ma mancava qualcosa". Ed ecco Beyouty e quell'esigenza di bellezza. Necessaria e coraggiosa. "Non potevo più fingere che tutto era perfetto, è stato proprio quando il vaso di pandora si è rotto che ho ricominciato a vivere - ha raccontato -. Questo viaggio è il più bello che potessi intraprendere, mi illumina e mi rinvigorisce. È un percorso contraddistinto da cose belle, da momenti che conservo e custodisco come quello in Rai come Renato's Angels di Renato Gervasi, pazzesco e entusiasmante". Oggi è personal lookmaker della giornalista Diletta Leotta e delle attrici Giulia Bevilacqua, Cristina Donadio, Francesca Antonelli e Elisabetta Pellini. "Credo di aver vinto la mia sfida di bellezza, vivere di questo lavoro è una gratificazione continua e anche quando perdo non perdo. Incasso e ricomincio. Mi sento finalmente leggera, in un bellissimo cielo morbidoso di nuvole rosa".
Tanti i successi e i riconoscimenti per la lookmaker salernitana, ma è il Premio Nazionale Mediterraneo ritirato qualche settimana fa nella sua città ad averla emozionata come non mai: "Per la prima volta ritiravo un premio davanti agli occhi commossi di mamma e papà, è stata un'emozione che non riesco a raccontare". È la famiglia la sua fonte d'ispirazione, la sua isola eterna d'amore, quello specchio dove vedersi bella anche senza un filo di trucco. È suo marito Fabio la parte migliore: "È la parte più intensa di me, quella fondamentale. Insieme a lui sto scoprendo nuovi doni d'amore, come quello che ritrovo nel percorso di adozione che abbiamo intrapreso. Perché l'amore trova sempre la sua strada, anche se in maniera diversa". Quanti colori nel mondo di Francesca, quanto amore, quanta passione.
Quanta strada, da percorrere saltellando a ritmo delle melodie più gioiose e felici. "Adesso vedo tanta serenità, proprio lì dietro l'angolo - ha concluso -. Voglio lasciare un segno positivo, voglio che la bellezza sia davvero utile a fare meglio e a costruire un futuro. Chiuderemo l'anno con il botto, con un progetto che mi riguarda e ci riguarda come donne. Non anticipo nulla ma sarà un qualcosa di estremamente intenso". Ed è bellezza, pronta ad esplodere. Pronta ad essere quella scelta necessaria, vera. Forte. Pronta a liberarsi leggera, nell'aria e nel mondo. Negli occhi di Francesca, nel suo mondo rosa. E incantato, più che mai.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l’informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
Per dispositivi Windows |
![]() |
![]() |
![]() |
rank:
di Alfonso Bottone Si avvicinala festività dell'Immacolata Concezione che, di fatto, ci fa assaporare l'aria del Natale. A Cetara, da secoli, nella notte fra il 7 e l'8 dicembre, in genere intorno alle cinque del mattino, si snoda lungo le vie del paese una caratteristica processione che parte dalla...
Ogni vita è un viaggio. E viaggiare dà senso alla vita. Tutti viviamo alla costante ricerca di un obiettivo, di un desiderio nascosto, di un amore appassionato e duraturo, ma mentre rincorriamo questo qualcosa di sfuggevole, perdiamo le opportunità che ci offre il presente che stiamo vivendo. Crescendo,...
Alle Cantine Marisa Cuomo di Furore i Tre Cornetti Gold, il massimo riconoscimento della Regione Campania nella "Guida delle aziende vitivinicole e vinicole della Campania 2019/2020". La guida, quest'anno alla settima edizione, è realizzata grazie alla collaborazione dell'Amministrazione regionale con...
Il Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop, riconosciuto dal MIPAF a febbraio 2011, ha visto aumentare di anno in anno la sua produzione. «Nel 2016 sono stati marchiate e commercializzate 66 tonnellate di provolone del Monaco - spiegano a Il Sole 24 Ore Giosuè De Simone e Vincenzo Peretti, presidente...
di Antonio Schiavo Quando gli ho consegnato le copie dei miei libri " Ravello come bene culturale" e " Beni Culturali nuove tendenze" mi tremavano le mani. E come poteva essere altrimenti... Lui era Eike Schmidt, Direttore di una delle dieci istituzioni museali più importanti del mondo; le Gallerie degli...